Secondo l'osservatorio trimestrale di FIDA il periodo è contraddistinto da perdite crescenti sia tra gli azionari che gli obbligazionari (che però reggono meglio).
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Gli analisti concordano: il terzo trimestre ha riservato alcune sorprese agli investitori. In primis, i fondi e gli ETF azionari che investono in Turchia hanno sbaragliato tutte le altre categorie. L’asset class, prima per performance, ha avuto un rialzo importante. Secondo i dati trimestrali di FIDA parliamo di un 44,5% nei tre mesi per i fondi e di un 37,2% per gli ETF.
Fund category ranking: top 10
ETF category ranking: top 10
Corrono anche i comparti specializzati sull’energia, in scia alla fiammata del greggio. Per contro, gli azionari con focus sulle fonti rinnovabili sono i peggiori nel periodo luglio-settembre con perdite del 10%, seguiti da metalli preziosi e minerali e dal settore farmaceutico e sanitario.
Fund category ranking: bottom 10
In generale, secondo le analisi di FIDA sul terzo trimestre, il periodo è contraddistinto da perdite crescenti sia tra gli azionari che gli obbligazionari, che però reggono meglio. Tra i comparti azionari si riportano i seguenti elementi di rilievo: la sovraperformance degli emergenti sui Paesi sviluppati – soprattutto dei frontiers –, il successo delle large cap globali, mentre a cedere terreno sono le small cap europee. I prodotti con focus settoriale sono tra i maggiormente penalizzati. Coerentemente con l'impostazione di medio periodo, troviamo ancora le energie tradizionali e le risorse naturali a generare i migliori ritorni.
I fondi obbligazionari, invece, vivono un buon momento, pur con evidenti contraddizioni. L’apprezzamento del dollaro è fondamentale nell’interpretazione dei ranking, mentre la duration risulta determinante con particolare riferimento alle scadenze oltre i dieci anni dei governativi europei. Il focus su bond high yield regala diverse soddisfazioni.