Fund Manager Survey: aspettative di crescita ai massimi da gennaio 2022

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Verne Ho, Unsplash

Le aspettative di crescita globale degli intervistati nella Fund Manager Survey di marzo sono ai massimi da gennaio 2022, mentre i rischi di recessione si allontanano. Infatti, due terzi degli intervistati ritengono improbabile una recessione nei prossimi 12 mesi e il consenso continua ad essere per uno scenario di atterraggio morbido (62%). D'altra parte, il 23% degli intervistati non prevede alcun atterraggio (rispetto al 5% dell'ottobre 2023) e l'11% pensa che lo scenario sarà un atterraggio duro (rispetto al 30% di ottobre). Tenendo conto di ciò, la propensione al rischio è la più alta dal novembre 2021. Questo crescente interesse per il rischio si è manifestato anche nella preferenza per i titoli a basso dividendo, la più alta dal dicembre 2021.

Aumenta l'allocazione nelle azioni dell'eurozona e dei EM

Il 58% degli intervistati ritiene che i Magnifici Sette rimangano il comparto più affollato, seguito dalle azioni cinesi (14%). Il mese di marzo ha visto anche un forte spostamento verso le azioni dei mercati emergenti (l'aumento maggiore da aprile 2017) e dell'eurozona (l'aumento maggiore da giugno 2020). L'allocazione combinata alle azioni dell'eurozona e dei mercati emergenti è la più alta da maggio 2023. Questo crescente interesse per le azioni internazionali evidenzia il miglioramento del sentiment degli investitori FMS in merito alle aspettative di crescita globale.

Come abbiamo già visto, questo ottimismo macroeconomico ha alimentato il boom delle azioni internazionali (zona euro e EM), ma anche delle banche, a scapito delle azioni statunitensi, dei beni di consumo e della tecnologia. Il sentiment generale è positivo. E questo si riflette sul posizionamento, con l'84% che prevede un calo dei tassi a breve termine nei prossimi 12 mesi. Il 40% prevede un calo dei rendimenti obbligazionari (nel dicembre 2023 la percentuale era del 62%) e l'inflazione è considerata il principale rischio di coda.