L'ultima indagine di BofA continua a evidenziare il timore dei professionisti circa il futuro. Lo scenario di stagflazione è ormai un consenso schiacciante, mentre la liquidità dei portafogli rimane elevata.
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Il tono dell'ultima indagine di Bank of America (BofA) sui gestori di fondi non è cambiato molto rispetto alle precedenti. Gli investitori professionali continuano a nutrire poche speranze per il futuro. BofA valuta addirittura il sentiment come molto ribassista. I campanelli d'allarme di una recessione globale continuano a suonare, ed è già un dato che non sfugge al consenso: il 77% degli intervistati indica una probabile recessione nei prossimi 12 mesi, con picchi mai visti dal periodo pandemico dell'aprile 2020. In questo senso, e come vedremo più avanti, gli investitori rimangono cauti, non si può tornare indietro. Il porto sicuro della liquidità rimane il rifugio preferito, dato che c'è molta nebbia davanti a noi.
Ma ancora più sorprendente è il consenso sul fatto che la stagflazione sia lo scenario probabile per i prossimi 12 mesi. Lo affermano il 92% degli operatori del settore, come mostra il grafico seguente.
I rendimenti potrebbero essere al massimo
Dopo una serie di rialzi dei tassi negli Stati Uniti, la Fund Manager Survey mostra che gli operatori percepiscono già i rendimenti al loro massimo. Un'opinione espressa per la prima volta da quando è stato condotto il sondaggio. "Il 42% dei professionisti prevede un calo dei rendimenti obbligazionari nei prossimi 12 mesi, contro il 40% che si aspetta un aumento dei rendimenti", si legge.
Come nel precedente sondaggio sui gestori, continuiamo a vedere un movimento verso i cosiddetti livelli di capitolazione in relazione alle aspettative sui tassi a breve termine. Nel sondaggio di novembre, un investitore su tre dichiara di aspettarsi un calo dei tassi d'interesse a breve termine, rispetto a due intervistati su tre delle survey precedenti.
La liquidità tiene, ma cala leggermente
Il sentimento ribassista che pervade il mercato continua a mantenere gli investitori sostenuti dalla liquidità. I livelli di liquidità rimangono elevati, pari al 6,2%, ma leggermente inferiori rispetto al mese scorso (6,3%). Tuttavia, BofA conclude sottolineando che il dato è ancora superiore alla media di lungo periodo pari a 4,9 per cento.