Giovanni Ronca ha lavorato in diversi ambiti finanziari e industriali, tutti caratterizzati da momenti di forte cambiamento e trasformazione. Dopo essersi laureato in Economia all’Università di Torino, ha cominciato la sua carriera nella holding di partecipazioni Exor SA (controllata della IFI S.p.A.) per poi muoversi nell’area finanza di Stellantis, dove ha avuto il privilegio di lavorare per alcuni anni nel team di trasformazione di Sergio Marchionne. Nel 2007 è passato in UniCredit dove ha ricoperto vari ruoli manageriali in Italia e negli Stati Uniti nell’ambito del corporate & investment banking. Ha vissuto a New York per tre anni fino alla fine del 2018, prima di assumere la responsabilità di co-head della banca commerciale in Italia, con responsabilità delle attività di corporate banking e di wealth management nel Paese. Nel 2019 è stato nominato Chief Financial Officer del gruppo TIM e presidente di Olivetti, ruoli che ha ricoperto fino a metà del 2022. È stato membro dei consigli di amministrazione di Satispay, TimFin e del Fondo Italiano di Investimento e, più recentemente, è stato consulente di CVC Capital Partners su alcune importanti operazioni di private equity. È stato inoltre senior advisor del fondo di private equity mid-cap
Quadrivio Group. Attualmente è responsabile delle attività di Wealth Management del gruppo UBS in Italia e coordina l’integrazione di Credit Suisse in UBS per l’Italia. Ronca è sposato con Silvia e ha tre figli. Vive a Torino e ama la campagna.
Un obiettivo professionale e personale
Lasciare un’impronta. Credo che lo si voglia fare un po’ tutti: nel mio caso mi piacerebbe dare una “forma” all’organizzazione, che la porti al successo. Un successo da condividere con tutti coloro che hanno contribuito ad arrivarci, con la Squadra.
Un ricordo o un apprendimento/insegnamento in ambito lavorativo
Nella vita professionale ho imparato da uno dei miei capi più carismatici un concetto molto semplice, che lui sintetizzava così: “only the best teams”. Il successo di un manager è soprattutto legato alla sua capacità di mettere insieme la miglior squadra possibile, considerando il contesto in cui opera. Ci ho sempre provato e continuo a farlo…
Un concorrente/collega che ammira
Mai sottovalutare i concorrenti: ognuno di loro fa sicuramente qualcosa meglio di te. Soprattutto quando si lavora in grandi organizzazioni, osservare costantemente cosa succede “fuori” è fondamentale per declinare efficacemente la propria strategia, correggendo il tiro anche sulla base delle azioni degli altri.
Una riflessione sul vostro settore
È un settore che vive di tre dimensioni critiche: scala, tecnologia e qualità dei banker. Questi tre fattori influenzano il successo dei player nel futuro: senza scala internazionale, senza capacità di investimento in tecnologia e senza banker di qualità, ci sarà poco spazio di crescita e forse, per alcuni, di sopravvivenza.
Se non avesse scelto la finanza, in cosa le sarebbe piaciuto lavorare?
Probabilmente mi sarebbe piaciuto lavorare nell’ingegneria gestionale: mi piace molto organizzare, aggiustare, trasformare. Ma infondo è quello che faccio da sempre, più o meno bene, anche in finanza.
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