Secondo Lyxor il trend è guidato dai piani di rilancio dalla crisi del COVID dei Governi e dal ruolo centrale di questa tipologia di strumenti nel NextGeneration UE.
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È giunto il momento dei Green Bond sovrani. Il trend di crescita di questa tipologia di strumenti è sostenuto dai piani di stimolo dei Governi che, per il rilancio dalle economie colpite dalla crisi del COVID, aumenteranno tali emissioni per finanziare progetti in chiave sostenibile. A partire dal continente europeo, che si sta affermando a livello mondiale come il pioniere delle obbligazioni verdi. "Dopo essere stato alimentato principalmente dalle emissioni aziendali, il mercato europeo dei green bond è pronto a entrare in una nuova fase di espansione guidata dal ruolo crescente degli emittenti sovrani”, affermano da Lyxor a margine di un evento per il lancio dell’Euro Govies Green Bonds ETF, il primo passivo al mondo dedicato a questa specifica classe di attività.
"Con la ripresa dalla pandemia guidata dagli sforzi di bilancio dei Governi e l'Unione europea che segnala la sua intenzione di dare agli investimenti verdi e sostenibili un ruolo centrale nel suo piano di stimolo NextGeneration UE, le obbligazioni verdi sovrane sono destinate a diventare un importante motore di crescita per il più ampio mercato delle bond verdi”, ribadiscono. Inoltre, la nuova regolamentazione UE presentata negli scorsi giorni assegna un ruolo centrale alle emissioni verdi per affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali, fattore che dovrebbe sostenerne la crescita sul lungo periodo.
"Il mercato dei green bond si prepara ad una fase di boom, con un incremento significativo delle opportunità per gli investitori” aggiunge Sean Kidney, CEO della Climate Bonds Initiative. "La Francia è uno dei Paesi più attivi su questo fronte, seguito da Germania e Olanda. L’Italia segue a ruota, con un significativo aumento delle emissioni negli ultimi anni”, illustra l’esperto. "Infine, la Commissione europea darà un ulteriore impulso al settore. Nei prossimi due anni avremo emissioni europee tripla A, che avranno anche effetti positivi sulla stabilità dell’Euro", osserva.
Come sta cambiando l’atteggiamento degli investitori?
"È un mercato in crescita ed è ancora nella sua fase iniziale. Sei anni fa per esempio non avremmo potuto lanciare un ETF abbastanza diversificato su questa asset class. Questo trend è anche sostenuto anche da una nuova attitudine degli investitori, che vogliono allineare i propri portafogli a parametri di riduzione delle emissioni di carbonio e agli obiettivi di clima. Stiamo altresì assistendo ad una maggiore richiesta di trasparenza e di impatto. In questo senso, gli sviluppi sul fronte della normativa danno maggiore garanzie sugli emittenti, maggiore tracciabilità e maggiori informazione per la misurazione degli impatti”, spiega François Millet, head of ETF Strategy, ESG & Innovation at Lyxor.
Il nuovo Euro Government Green Bond
Il nuovo ETF di Lyxor replica l'indice Solactive Euro Government Green Bond, rappresentativo della performance delle obbligazioni verdi con rating Investment Grade ed emesse da Paesi della zona euro. Per poter essere incluse nell'indice, le obbligazioni devono essere approvate dalla Climate Bonds Initiative e soddisfare specifici criteri che riguardano, in particolare: la dimensione (almeno 300 milioni di euro), l'emittente (principalmente governi dell'Eurozona), la scadenza (almeno un anno), il rating (solo le obbligazioni Investment Grade sono ammissibili) e la valuta (euro).
"Come pioniere del mercato degli ETF green bond, Lyxor è impegnato in uno sforzo costante volto a favorirne l’evoluzione, come testimonia la quotazione di questo nuovo ETF", ha concluso Philippe Baché, head of Fixed Income ETF Product di Lyxor Asset Management.