L'analisi di Vinay Thapar, gestore dell’AB International Health Care Portfolio di AB, fondo con Rating FundsPeople 2024.
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Ancora un atterraggio morbido per l’economia globale, caratterizzato da una maggiore dispersione della crescita tra le varie regioni. Questa è la previsione di Vinay Thapar, gestore dell’AB International Health Care Portfolio di AB. "Nel dettaglio, l’espansione degli Stati Uniti sembra destinata a rallentare fino a scendere leggermente al di sotto del trend, mentre per l’Europa e il Regno Unito si prevede la ripresa da una lieve recessione nel corso dell’anno. I mercati emergenti sono invece più avanti nel ciclo e stanno già beneficiando dell’allentamento monetario", dice il gestore del fondo con Rating FundsPeople 2024.
Secondo l'analisi di Thapar, l’inflazione, nel complesso, continuerà a scendere, ma il percorso rimarrà accidentato, soprattutto per gli Stati Uniti, il cui avvicinamento dell’inflazione agli obiettivi della Federal Reserve potrebbe subire un forte ritardo. "In Europa, invece, l’inflazione dovrebbe oscillare vicino all’obiettivo nei prossimi mesi, tenendo in allerta sia la Banca centrale europea che la Banca d’Inghilterra, che dovrebbero comunque sentirsi più serene nel procedere con i tagli dei tassi", prosegue.
Queste tempistiche divergenti, a detta dell'esperto, potrebbero causare attriti che scateneranno turbolenze sui mercati finanziari. "Alla fine, riteniamo comunque che le banche centrali del G3 (Stati Uniti, Giappone ed eurozona) allenteranno gradualmente la presa lungo il 2024 e 2025", ammette.
Impossibile non menzionare i rischi geopolitici "che saranno sempre presenti quest’anno, anche laddove non erano preventivabili, come si è visto con la situazione in Francia. Se le tensioni in Medio Oriente o nell’Europa dell’Est dovessero spingere i prezzi del petrolio a livelli significativamente più alti, i progressi verso una riduzione dell’inflazione diventerebbero più complicati", prosegue.
L'healthcare, un settore efficace
Il fondo, come dice il nome, si concentra sul settore sanitario. "Le nostre prospettive nei confronti dell’healthcare restano positive almeno per i prossimi 12 mesi e oltre, nonostante nel breve termine dobbiamo comunque aspettarci qualche episodio di volatilità, specialmente in relazione alle presidenziali statunitensi di novembre", commenta il gestore.
Ad alimentare l'ottimismo dell'esperto è la forza dei driver di crescita che sostengono il comparto, la relativa indipendenza del settore dalle fluttuazioni dell’economia e il fatto che, complessivamente, l’ambiente politico rimane favorevole.
"Anche in periodi difficili, infatti, ci sarà sempre bisogno di un sistema sanitario efficiente. Ce l’ha insegnato il Covid. In questo senso, vediamo interessanti sviluppi nel ramo dell’intelligenza artificiale, che promette di dare i benefici più significativi all’intero settore, per esempio attraverso l’uso di tecnologie di AI per ottenere diagnosi più rapide e accurate, o della robotica per interventi chirurgici più precisi e con meno complicazioni", spiega.
Inoltre, Thapar spiega che il settore risente meno di altri del contesto economico e questo lo rende efficace in combinazione con altri comparti, "per esempio quello tecnologico, consentendo di aggiungere una componente difensiva al portafoglio senza dover sacrificare il potenziale di crescita", spiega.
Strategia e update
Al netto delle considerazioni fatte prima è bene sottolineare che, anziché tentare di predire l’esito della ricerca o del progresso scientifico, "preferiamo concentrarci sulla selezione di aziende solide e di qualità, e le modalità con cui verifichiamo tali attributi sono altrettanto distintive", dice.
Quello che conta per AB sono due caratteristiche essenziali: innanzitutto, la capacità di un’azienda di generare alti ritorni sul capitale investito (garantendo profitti operativi da ogni dollaro investito); in secondo luogo, la crescita del valore patrimoniale. "Trovare entrambe le caratteristiche ci consente di sfruttare appieno il potere del compounding", spiega l'esperto.
Inoltre, a detta dell'esperto, l’innovazione dei prodotti o servizi è un bonus aggiuntivo, non il focus principale. "Nel settore farmaceutico, ad esempio, piuttosto che scommettere su pipeline di progetti, preferiamo Investire in aziende già redditizie, con un potenziale di crescita e una gamma di prodotti già esistenti sul mercato. Lo stesso approccio si estende anche ad altri sotto-settori, come il ramo dei dispositivi medici o le compagnie assicurative", commenta.
Un ultimo cenno alle modifiche apportate al portafoglio. "Al di là di minimi aggiustamenti, la nostra strategia, la filosofia e il processo di investimento sono rimasti invariati, e ritengo che parte del motivo per cui siamo stati in grado di offrire costantemente buoni rendimenti (sia assoluti che ponderati per il rischio) è perché sappiamo bene cosa cerchiamo e, allo stesso modo, vogliamo che i nostri clienti comprendano le ragioni per cui determinate società sono incluse nel portafoglio", conclude