Holmes (Artemis): high yield, le valutazioni suggeriscono che il contesto negativo sia già riflesso dai prezzi

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Jack Holmes, immagine concessa (Artemis)

I mercati stanno attraversando una fase di forte incertezza per il restringimento delle politiche monetarie delle banche centrali, l’inflazione e l’aumento dei timori di recessione. Venti sfavorevoli per tutte le asset class, anche se nelle scelte degli investitori si sta manifestando sempre di più un ritorno di interesse per l’obbligazionario, dopo anni di predominio dell’azionario. “È molto difficile fare previsioni in questo momento”, spiega Jack Holmes, gestore del fondo Global High Yield di Artemis. “Ma è altamente probabile che i rialzi dei tassi di Fed e Bce ci avvicineranno a una recessione. Credo non sarà una recessione severa, perché i consumi e i bilanci aziendali godono ancora di buona salute. Ma è molto difficile immaginare una situazione in cui sarà possibile evitare questo scenario”, avverte. Secondo l’esperto di Artemis, focalizzandosi sull’obbligazionario high yield, un dato significativo è che le valutazioni suggeriscono che questo contesto negativo sia già incorporato nei prezzi. Inoltre, i livelli di rendimento di lungo termine appaiono interessanti. Motivo per cui si potrebbe essere in presenza di un buon punto di ingresso per questo comparto. “Se guardiamo ad esempio al mercato high yield statunitense oggi i rendimenti si aggirano attorno all'8,5%. È un livello che offre una compensazione al rischio più che sufficiente, anche in vista di un ciclo di default aggressivo”, avverte.

Settori su cui puntare

Uno dei settori che il team di Artemis ritiene interessante nell’attuale scenario è quello degli hotel, che è stato molto penalizzato durante il COVID. E nei radar del gestore vi è anche l’automotive per le difficoltà che ha avuto negli scorsi dodici mesi per la carenza di semiconduttori e per i timori di una recessione in arrivo. Ma grazie a una selezione accurata delle aziende con fondamentali solidi, le opportunità non dovrebbero mancare. “Secondo molti l’arrivo della recessione porterà a un forte aumento dei default nel settore. Ma crediamo questa valutazione sia troppo pessimistica. Ci sono ancora molte ancora molte opportunità in questa parte del mercato”, dice. Al contrario prevede più rischi nelle telecomunicazioni. “Questo settore occupa una grande fetta del mercato high yield e in molti lo considerano un porto sicuro. Ma ritengo sia un settore con un potere di prezzo in declino e in cui sta aumentando il fabbisogno di investimenti, con una conseguente crescita dei livelli di indebitamento, fattore negativo specialmente in un ambiente in cui i tassi sono in risalita”, spiega.

Posizionamento del portafoglio 

Da un punto di vista top down nella seconda parte del 2021 il fondo Global High Yield di Artemis ha significativamente ridotto l'esposizione ai titoli ‘CCC’, la parte di rating più bassa del segmento high yield. “Erano scambiati con margini relativamente ristretti rispetto al resto del mercato, abbiamo perciò cercato delle compensazioni a partire da una prospettiva di rendimento lungo termine”, spiega.  Nella prima parte dell'anno il team di gestione ha ridotto la maturità di molti dei bond in portafoglio, anche restando nello stesso tipo di emittenti. “Ci siamo spostati in molti casi da emissioni di dieci anni a una di cinque, per l'appiattimento delle curve e la diminuzione dei rendimenti rispetto alle attese”, osserva. “Questo posizionamento ci lascia relativamente ben posizionati. Il prossimo passo è capire in che momento avrà senso rotare alcune delle posizioni a breve termine verso un orizzonte temporale più lungo, per beneficiare per un rialzo dei rendimenti e apprezzamenti del capitale”, conclude.