I mercati stanno attraversando una fase di forte incertezza per il restringimento delle politiche monetarie delle banche centrali, l’inflazione e l’aumento dei timori di recessione. Venti sfavorevoli per tutte le asset class, anche se nelle scelte degli investitori si sta manifestando sempre di più un ritorno di interesse per l’obbligazionario, dopo anni di predominio dell’azionario. “È molto difficile fare previsioni in questo momento”, spiega Jack Holmes, gestore del fondo Global High Yield di Artemis. “Ma è altamente probabile che i rialzi dei tassi di Fed e Bce ci avvicineranno a una recessione. Credo non sarà una recessione severa, perché i consumi e i bilanci aziendali godono ancora di buona salute. Ma è molto difficile immaginare una situazione in cui sarà possibile evitare questo scenario”, avverte. Secondo l’esperto di Artemis, focalizzandosi sull’obbligazionario high yield, un dato significativo è che le valutazioni suggeriscono che questo contesto negativo sia già incorporato nei prezzi. Inoltre, i livelli di rendimento di lungo termine appaiono interessanti. Motivo per cui si potrebbe essere in presenza di un buon punto di ingresso per questo comparto. “Se guardiamo ad esempio al mercato high yield statunitense oggi i rendimenti si aggirano attorno all'8,5%. È un livello che offre una compensazione al rischio più che sufficiente, anche in vista di un ciclo di default aggressivo”, avverte.
Holmes (Artemis): high yield, le valutazioni suggeriscono che il contesto negativo sia già riflesso dai prezzi

Jack Holmes, immagine concessa (Artemis)
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