I 20 fondi azionari italiani con più esposizione in Cina

Dopo quattro giorni di risultati negativi ieri la Borsa di Shanghai è tornata a segnare un rialzo in chiusura del 3,44%, mentre l'indice Component di Shenzhen ha registrato un aumento del 4,11%. Come a dire, un piccolo respiro di sollievo. Le giornate di un mercato al cardipalma erano cominciate già da tempo, ma lo scorso lunedì Shanghai aveva ceduto in chiusura l'8,5%, il più ampio calo in una singola seduta dal febbraio 20007, e Shenzhen aveva perso il 7,6% a fine giornata. Il governo di Pechino ha già annunciato misure d'emergenza per frenare la fuga precipitosa degli investitori - tra questi l'acquisto di azioni - con l'obiettivo di stabilizzare il mercato. 

Il crollo della borsa cinese, vicino al 30% nell'ultimo mese e mezzo, ha messo in trappola i piccoli investitori locali inesperti, ed i suoi effetti potrebbero aggravare i sintomi di debolezza dell'economia del gigante asiatico. Le paure più grandi si concentrano su un possibile ulteriore rallentamento dei consumi. E la volatilità sembra destinata a durare. Almeno per i prossimi mesi. Alcuni analisti, come quelli di Pioneer Investiments, tuttavia si dicono fiduciosi: ·"Le opportunità ci sono nel mercato azionario offshore di Hong Kong (classe H) dove le aziende di buona qualità sono scambiate con uno sconto del 50% sul mercato interno (onshore, titoli di classe A)", spiega Monica Defend, responsabile Global asset allocation research. 

Ma quali sono i fondi registrati in Italia che investono di più nell'azionario cinese?
Utilizzando i dati di Morningstar Direct, abbiamo messo a punto una classifica dei 20 fondi azionari italiani più esposti in Cina (posizione lunga). Indichiamo anche l'ultima data attualizzata comunicata da Morningstar, per cui è possibile che in alcuni casi tale esposizione sia stata modificata dopo l'ultima data indicata dalle società di gestione.

Fonte: Morningstar Direct, dati aggiornati al 30/06/2015