La CIO EMEA della società, condivide le prospettive macroeconomiche della società di gestione per il prossimo anno, evidenziando le opportunità settoriali e geografiche.
Per accedere a questo contenuto
Il giorno in cui si è confrontata con FundsPeople, Vera Fehling ha festeggiato un anno nel suo ruolo di CIO EMEA di DWS. In forza al gestore tedesco dal 2011, Fehling sottolinea l'importanza di un dialogo aperto e inclusivo nel team, di mettere in discussione e persino di sfidare le decisioni. Questo spirito critico e collaborativo si è riflesso anche nello scenario economico di DWS per l'anno prossimo che ha portato a prospettive ottimistiche.
Ottimismo “soprattutto per gli Stati Uniti, dove si prevede una crescita del 2 per cento. Nell'Eurozona la crescita sarà “più modesta”, si legge, “intorno allo 0,9%”, riflettendo i limiti strutturali della regione. L'inflazione sarà “ben ancorata” e si prevede un ritorno ai valori di riferimento, “con proiezioni del 2,4% negli Stati Uniti e del 2% in Europa”.
Le politiche monetarie dovranno quindi adattarsi a queste dinamiche. Secondo l'investment manager, “la Fed taglierà i tassi di interesse tre volte, mentre la BCE probabilmente li taglierà cinque volte”. Questa situazione spingerà in modo significativo gli investitori verso asset più rischiosi? Non necessariamente. “Pensiamo che questo sia già scontato nelle nostre previsioni e in quelle degli operatori di mercato, con gli investitori che rimangono moderatamente cauti e attendisti”, risponde Vera Fehling. Non sarà doloroso nemmeno per le obbligazioni. “Prevediamo una buona performance per il mercato del reddito fisso, soprattutto perché abbiamo appena assistito a una normalizzazione della curva”, dice. “Di conseguenza”, spiega, ‘ci si aspetta che il premio per le scadenze si allarghi un po’. Ci aspettiamo quindi che l'impatto sul mercato del reddito fisso sia più pronunciato nella parte breve della curva, mentre ci aspettiamo che la parte lunga rimanga stabile.”
All'interno di questo mercato, le preferenze ricadono principalmente sull'investment grade, soprattutto in Europa, ma anche negli Stati Uniti, poiché “gli spread dell'high yield sono piuttosto compressi, con il potenziale per comprimersi ancora di più, e sono quindi meno interessanti al momento”, spiega il professionista.
Uno sguardo globale
Tuttavia, in un contesto di prospettive economiche globali positive e di un mercato così ampio e dinamico, è naturale e prevedibile che si presentino diverse opportunità di investimento. Tra i mercati emergenti, il CIO sottolinea l'India, “nonostante le sue valutazioni già un po' elevate”. La Cina, invece, nonostante il rinnovato potenziale con il primo pacchetto di misure attuato dal governo, merita ancora qualche riserva da parte della professionista di DWS. Per quanto riguarda l'Europa, la CIO dell'organizzazione tedesca sottolinea che la politica di deregolamentazione potrebbe essere un elemento di trasformazione per il mercato europeo, simile a quanto attuato in passato negli Stati Uniti. “La riduzione delle barriere burocratiche potrebbe portare a un maggiore potenziale economico per le aziende europee, rendendo la regione più attraente per gli investitori”, afferma. È particolarmente ottimista sulla penisola iberica, in particolare sul mercato azionario spagnolo.
Sanità e settori finanziari
Per quanto riguarda i settori di investimento, la CIO ne evidenzia due in particolare: il primo è quello finanziario, con particolare attenzione alle banche, che sono il settore preferito in Europa.L'altro è quello sanitario. “L'Europa, in particolare, ha dei campioni molto forti in questo settore, che non vanno sottovalutati”. Inoltre, Vera Fehling vede l'intelligenza artificiale dare un notevole impulso a questo settore, “sia in termini di trattamenti che di diagnostica”. Anche le piccole e medie imprese, soprattutto in Europa, sono state indicate come particolarmente interessanti rispetto alle grandi. Uno dei motivi è che sono “più diversificate tra i vari settori”. Un'altra ragione si basa sul consenso generale sul fatto che esse hanno una performance migliore nei cicli di riduzione dei tassi d'interesse, perché dipendono maggiormente dai finanziamenti a breve termine. “Hanno quindi un maggiore potenziale di ripresa, che verrà sbloccato quando la BCE ridurrà i tassi di interesse”, afferma.
ETF a gestione attiva e liquidità
Vera Fehling richiama inoltre l'attenzione sull'impatto degli ETF legati all'MSCI World, che convogliano automaticamente più capitali verso gli Stati Uniti. “Questo crea un ciclo che favorisce il mercato statunitense”, afferma l'esperta. In relazione a questo argomento, l'esperta parla anche della crescita della gestione attiva negli ETF, descrivendola come “una tendenza che potrebbe rivoluzionare il mercato dei fondi”. Secondo l'esperta, questi prodotti hanno il potenziale per conquistare quote di mercato soprattutto rispetto ai tradizionali fondi a gestione attiva, sebbene rappresentino anche un'alternativa agli ETF a gestione passiva. Tuttavia, mette in guardia dai possibili rischi legati alla liquidità. “Se, ad esempio, la mancanza di liquidità costringesse a sospendere i rimborsi su larga scala, ciò rappresenterebbe uno spartiacque e l'entusiasmo per questi prodotti verrebbe certamente meno”, conclude.