Il mercato del credito è economico?

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"Il mercato del credito è economico solo rispetto alle obbligazioni governative risk free", afferma Filippo Lanza, gestore del fondo HI Numen Credit Fund di Hedge Invest SGR. "Quello del credito è un mercato diversificato" spiega il gestore nell'outlook di settembre, "che ha in parte delle componenti obbligazionarie risk free (quelle governative) e delle componenti del mercato azionario.

Si tratta di un mercato positivo dal punto di vista della gestione nel senso che non ci sono situazioni estreme come nel caso di titoli di Stato o di titoli azionari". Il mercato del credito è costoso dipendendo dal segmento in esame e in confronto con i dati storici. "Rispetto ai livelli dei tassi è decisamente economico soprattutto se guardiamo al corporate enviroment", spiega Lanza.

"L'investment grade è ancora una zona in cui ci sono possibilità di investimento mentre l'high yield presenta maggiori rischi soprattutto se consideriamo che nel mercato obbligazionario non c'è ancora crescita o ci sono delle spinte deflazionistiche. Il settore dell'high yield è in assoluto il più vulnerabile e ha delle valutazioni molto elevate", spiega il gestore. "Gli spread sono molto compressi rispetto allo storico senza dimenticare che lo spread è una componente limitata perchè la gran parte del rendimento deriva dalle performance delle obbligazioni governative. È lì dove vediamo una delle bolle piu chiare ed evidenti ed è il motivo per cui noi vogliamo approcciarle dallo short side, cioè stiamo individuando tutta una serie di società o settori dove c'è stata una crescita importante del debito ma allo stesso tempo manca, dal nostro punto di vista, la speranza di revenue e earning. Qundi ci focalizziamo sul corporate market inteso come società industriali e non finanziarie. La parte high quality che è anche la più costosa, sembra essere la meno pericolosa e anche la più investibile mentre quella con maggiori rischi è quella high yield sulla quale siamo sempre stati molti cauti e poco esposti".

Lanza poi si concentra sulla la parte più governativa dell'Europa e afferma che "la nostra maggiore preoccupazione sulla Germania è che ha raggiunto la valutazione più alta degli ultimi anni in un contesto in cui secondo noi il rischio di credito, cioè la sua esposizione verso gli altri paesi sta crescendo in maniera sostanziale. Vediamo una grande sconnessione tra quella che è la valutazione molto elevata dei titoli tedeschi da una parte e il merito di credito dall'altra a livello di flussi di liquidità futuri della Germania rispetto al resto d'Europa". 

Per quanto riguarda la periferia dell'Europa, "la deep perifery (Cipro, Grecia e Portogallo) vediamo che si è mossa poco rispetto alla core perifery (Spagna e Italia) ed è li che secondo noi c'è ancora molto valore soprattutto nel breve termine, grazie anche alle varie tranche di Tltro che fino all'estate 2015 apporteranno liquidità. La parte più difficile da valutare è Spagna e Italia, dove tutte le obbligazioni a cinque e 10 anni offrono poco valore. Sul credito ci sono opinioni contrastanti a seconda del settore, per questo Hedge Invest SGR sta optando per una strategia Absolute Return piuttosto che di long only, conclude Lanza.

Fonte: Hedge Invest SGR e Capital Numan LLP.