“La ripresa economica cinese è appena iniziata”, esordisce Chi Lo, Senior Market Strategist APAC di BNP Paribas Asset Management, basato a Hong Kong. “Gli indicatori macro relativi ai primi mesi del 2023 indicano che l’economia ha cominciato a stabilizzarsi e a crescere di nuovo. Ci aspettiamo un ulteriore consolidamento nei prossimi mesi e nel 2024”, aggiunge Chi Lo, spiegando che “in questo senso, per la prima volta, sarà determinante il ruolo dei consumi. Negli ultimi tre anni questi non hanno rappresentato un fattore determinante per l’economia. Invece, se il ritorno dei consumatori cinesi sarà più rapido e forte del previsto, quest’anno potremmo assistere a una crescita intorno al 6 per cento. Al contrario, questa potrebbe rimanere stabile intorno al 5,2 per cento. I consumi sono quindi fondamentali per le prospettive della Cina” e dell’economia globale. Per quanto riguarda gli investimenti, invece, “si è registrato un incremento medio dell'8-10% annuo negli ultimi anni. Si tratta di una crescita lenta per gli standard cinesi, considerati i cicli precedenti con un incremento medio del 30-40% annuo. Questo dimostra che la politica governativa è stata cauta e moderata. Inoltre non credo che in Cina assisteremo a un rialzo dei tassi di interesse, perché Pechino al momento non ha un problema di inflazione, stabile intorno al 2 per cento. Per l’anno in corso e per il 2024, quindi, siamo abbastanza sicuri che, dal punto di vista degli investimenti, il rischio che i tassi impattino i prezzi delle azioni e delle obbligazioni, come avviene in Occidente, non si verificherà. In Cina la politica monetaria dovrebbe rimanere stabile, a differenza che in Europa e Stati Uniti. Credo che proprio questa divergenza provocherà uno spostamento degli investimenti da Ovest verso Est e in particolare verso Pechino”, spiega ancora l’esperto.
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