Secondo il Global Retirement Index 2020 stilato dalla SGR, nel Belpaese migliora la qualità della vita ma pesano i dati sull’occupazioneIn Italia.
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Secondo il Global Retirement Index 2020 di Natixis IM, l’Italia si conferma il 30° posto del 2019. Ha un punteggio complessivo più alto rispetto all'anno precedente grazie a un incremento dei risultati nei sottoindici relativi a Qualità della vita (20° posto), Salute (21°) e Finanze (35°). Il miglioramento in classifica sul fronte della Qualità della vita dipende soprattutto dai migliori punteggi registrati negli indicatori di felicità, qualità dell'aria e acqua e servizi igienico-sanitari. Inoltre il miglioramento su base annuale nell’indice relativo alla salute deriva da un incremento omogeno di tutti i relativi sotto-indici, con il 5° punteggio più alto a livello globale sul fronte delle attese di vita e nessun sotto-indice nelle ultime 10 posizioni.
Anche il sottoindice relativo alla situazione finanziaria nel corso della pensione è in miglioramento su base annua, con un punteggio più alto nel sotto-indice relativo ai non performing loan, che riflette la solidità degli indicatori che analizzano sistema bancario, pressione fiscale e dipendenza degli anziani. Unico indice a registrare un peggioramento su base annua per il nostro Paese è quello relativo al benessere materiale, dove l’Italia si colloca al 35° posto sulla scia di una diminuzione dei punteggi sia sul fronte della parità di reddito sia di indicatori di occupazione, sub-segmento quest’ultimo in cui l’Italia si colloca al quintultimo posto nell’ambito dei Paesi analizzati.
I dati 2020 sull’Italia
"Mai come in questa occasione il confronto su base annua diventa particolarmente stimolante data la eccezionalità del 2020 che si è dispiegato in tutti gli ambiti in maniera imprevista e imprevedibile”, dichiara Antonio Bottillo, country head ed Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Investment Managers. “Proprio per questo motivo assume un’eco ancora maggiore il miglioramento del nostro Paese, un vero e proprio punto di partenza per dedicarci sempre più da vicino alle esigenze della fascia di popolazione in età pensionistica”.
2020 vs 2019: cosa è cambiato?
"Bilanciare le esigenze dei pensionati di oggi e di domani con le differenti esigenze di politica pubblica è stato a lungo uno dei problemi più sfidanti per i Paesi di tutto il mondo, e la pandemia global, con le sue ricadute economiche, non ha fatto altro che aggravare tale sfida” ha commentato Jean Raby, CEO di Natixis Investment Managers. “Individui, datori di lavoro, istituzioni, politici e asset manager hanno tutti un ruolo importante da svolgere nell'affrontare tali problematiche e, dal nostro punto di vista, riteniamo che il Global Retirement Index 2020 possa aiutare a far progredire il dialogo fornendo un quadro d’insieme chiaro ed efficiente della posizione di ogni Paese su una serie di indicatori chiave”
Guardando oltrefrontiera, l'Islanda rimane al primo posto complessivo con un punteggio leggermente inferiore a quello del 2019 (82% vs 83%) di poco davanti alla Svizzera. Al terzo posto la Norvegia con lo stesso punteggio del 2019 (80%), mentre l'Irlanda, in crescita dal 77% al 79% guadagna una posizione salendo al quarto posto. È interessante notare come, all’interno della top ten, la maggioranza dei Paesi abbia conservato la medesima posizione del 2019: Nuova Zelanda, Australia, Canada e Danimarca ad esempio si piazzano dal sesto al nono posto come nel 2019. Tra gli avvicendamenti più rilevanti, emerge come la Svezia, sesta nel 2019, sia scesa al 14° posto quest'anno (74% nel 2020 contro il 77% registrato l’anno prima), mentre i Paesi Bassi salgono dal decimo al quinto, con un punteggio del 77% quest'anno e del 76% nel 2019. La Germania, inoltre, sale di tre posizioni al decimo posto assoluto.
A livello regionale è il Nord America che ha il punteggio più alto - con il 73% - seguito dall'Europa occidentale al secondo posto (69%). Queste due aree geografiche occupavano, nel medesimo ordine, gli stessi posti dell’anno scorso, anche se la differenza è leggermente aumentata (nel 2019 il Nord America aveva ottenuto il 72% e l'Europa occidentale il 70%). Differente anche la composizione sub-settoriale dei risultati, con l’Europa Occidentale che supera il Nord America sul fronte della qualità della vita, mentre il Nord America è più avanti in termini di condizioni finanziarie per i pensionati. Anche più in basso in classifica non ci sono stati grandi cambiamenti: quest’anno, come nel 2019, al terzo posto pari merito Europa dell’Est e Asia centrale in lieve rialzo rispetto all’anno scorso (51% nel 2020 rispetto al 50% del 2019) seguiti da America Latina e Asia-Pacifico
Metodologia
Il Global Retirement Index valuta i fattori che indicano la sicurezza previdenziale in 44 delle principali economie sviluppate dove la previdenza è una questione sociale ed economica importante. E’ stato realizzato da Natixis Investment Managers con il supporto di CoreData Research, società di ricerca inglese. L’indice prende in esame le economie avanzate secondo l’FMI (Fondo Monetario Internazionale), stati membri dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Lo studio si è basato su dati rilevati da una serie di fonti, inclusa la Banca Mondiale. I ricercatori hanno così calcolato un punteggio medio per ogni categoria per poi combinare i punteggi di ogni categoria al fine di ottenere una classifica generale sui 44 paesi analizzati.
Lo studio completo Natixis Global Retirement Index 2020 è disponibile a questo link.