Nonostante le elezioni, il potenziale del Paese rimane intatto. Tuttavia, le riforme sono fondamentali per realizzare il potenziale e quindi, in questa misura, le alte aspettative degli investitori dovranno essere ridimensionate. L'analisi degli asset manager internazionali.
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Una vittoria meno schiacciante del previsto. Le elezioni indiane hanno sorpreso rispetto agli exit poll che avevano visto in testa, di molto, il partito Bharatiya Janata Party del premier Narendra Modi. Dunque, i risultati finali hanno deluso con il BJP che ha ottenuto 240 seggi, ben al di sotto dei 272 seggi necessari per una netta maggioranza. Un dato in contrasto con gli ultimi due mandati (elezioni del 2014 e del 2019). Nonostante questa battuta d'arresto, la coalizione dell'Alleanza Nazionale Democratica guidata dal BJP ha ottenuto un totale di 292 seggi. In sintesi, Modi tornerà quindi a ricoprire la carica di primo ministro per il terzo mandato consecutivo, ma, mentre negli ultimi dieci anni il BJP ha guidato l'India con una netta maggioranza, ora sarà costretto a governare alleandosi insieme a partiti di coalizione.
Sebbene Kunjal Gala, head of Global Emerging Markets di Federated Hermes si dica ancora ottimista sul fatto che il BJP governerà l'India (insieme agli alleati, come si accennava prima), ci sono cinque temi chiave da mettere sotto la lente.
- Decision-making: Il premier Modi è un leader potente e guida la maggior parte delle decisioni. Come si comporterà con gli alleati che potrebbero ora chiedere spazio?
- Populismo: Nei prossimi mesi e nei prossimi due anni, diversi Stati eleggeranno i propri rappresentanti. Il BJP/NDA si convertirà in populista per volgere il risultato a proprio favore?
- Riforme: Gli ultimi due mandati sono stati significativi in termini di approvazione di riforme strutturali. Ciò è stato possibile anche grazie alla maggioranza assoluta del BJP. Qual è il futuro delle riforme in sospeso e il governo sarà in grado di approvarle con il sostegno degli alleati?
- Opposizione: I grandi vincitori delle elezioni del 2024 sono i partiti dell'opposizione, che stavano per incassare un'altra sconfitta e forse la fine della carriera politica di molti di loro.
- Investmenti: L'India ha bisogno di ingenti investimenti in infrastrutture, produzione e capacità di difesa. Il settore privato e gli investitori stranieri spenderanno tanto sapendo che le priorità o il ritmo del governo potrebbero cambiare in un contesto di coalizione?
Implicazioni negli investimenti
Nel breve termine, secondo l'analisi di Gala, i titoli azionari indiani sono esposti a un chiaro rischio di ribasso, poiché le valutazioni delle small e mid cap sono elevate e il posizionamento complessivo in India è probabilmente ancora superiore (cioè un mercato sovraproprietario). "Nel momento in cui gli investitori valutano le proprie allocazioni, sono inevitabili alcuni aggiustamenti. È probabile che ci sia una dose di incertezza, dato che il governo entrante sarà una coalizione di partiti e, quindi, un rischio legato alle politiche/priorità del governo", dice.
Dall'altra parte invece, nel medio termine, secondo l'esperto, le prospettive dei titoli dipenderanno dalla traiettoria degli utili. "In parte, ciò dipenderà dalla ripresa del settore rurale/agricolo, dal piano di investimenti del governo e dalla ripresa degli investimenti del settore privato, che favoriranno la creazione di posti di lavoro nell'economia", commenta Gala.
Federated Hermes rimane sottopesato in India a causa di vari fattori, tra cui la mancanza di un margine di sicurezza nelle valutazioni. "Rimaniamo opportunisti e valuteremo le società presenti nel nostro inventario che non abbiamo potuto investire in passato a causa delle valutazioni elevate, man mano che la situazione si delinea sul fronte politico/macro", dice.
Secondo l'analisi di Ashish Chugh, PM, Loomis Sayles, affiliata di Natixis IM questo risultato potrebbe portare a un rallentamento nell'elaborazione delle strategie politiche e a una svolta potenzialmente più populista. "Tuttavia, riteniamo che il programma del BJP, favorevole alla crescita e agli investitori, continuerà sulla strada già intrapresa. L'India presenta molti fattori strutturali di crescita che continueranno ad essere sfruttati nonostante il partito al potere", dice. Inoltre, a detta dell'esperto, nell'ultimo decennio sono stati effettuati ingenti investimenti in infrastrutture fisiche e digitali che continueranno a stimolare la produttività e la crescita economica. "Il risultato elettorale non cambia quindi il percorso dell'India verso l’obiettivo di affermarsi come terza economia mondiale entro i prossimi anni", conclude.