ESG tra pause di popolarità e cambiamenti strutturali
Il mercato obbligazionario sostenibile entra in una fase di maturazione, tra consolidamenti normativi, sfide geopolitiche e strategie più selettive per bilanciare crescita e rischio. Se ne è discusso nella seconda parte di Hub ESG.
Per accedere a questo contenuto
Il mercato obbligazionario sostenibile vive una fase di decisa evoluzione, tra pause di popolarità e nuove opportunità. Secondo Morningstar nel 2024 gli asset ESG hanno registrato deflussi per 6 miliardi di dollari in Europa, segnando una frenata dopo anni di crescita. La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti e le sue politiche protezionistiche potrebbero rallentare i progressi globali sulla sostenibilità, mentre l’Europa rafforza le proprie basi normative. I mercati obbligazionari riflettono questa complessità: se negli Stati Uniti, tassi elevati e la riduzione dell’interdipendenza con gli altri Paesi aprono spazi per strategie flessibili, nel vecchio continente il focus rimane sulla stabilità e sui green bond. Vi sono poi settori, quali la difesa e il nucleare, che si stanno affermando come possibili soluzioni strategiche per le attuali sfide energetiche attuali. Nella seconda parte della tavola rotonda di Hub ESG si è discusso delle dinamiche che influenzano le strategie degli investimenti sostenibili.
I commenti si riferiscono al 20 novembre 2024.
Le recenti elezioni statunitensi e il contesto geopolitico globale stanno ridefinendo le priorità degli investitori in ambito sostenibile, con impatti significativi sulle strategie obbligazionarie. L’Europa si conferma al centro dell’innovazione normativa, mentre emergono nuove prospettive nel settore energetico e nelle strategie flessibili. “Vediamo il rischio di una pausa nell’interesse verso la sostenibilità, soprattutto per effetto delle elezioni statunitensi con la vittoria di Donald Trump e delle politiche protezionistiche che potrebbero rallentare i progressi globali”, afferma Matteo Belleri, senior portfolio manager di Banca Patrimoni Sella. “Mentre l’Europa – prosegue - continua a deliberare normative più stringenti, Stati Uniti, Cina e India mostrano sensibilità minori al tema ESG, creando un quadro frammentato. Questo scenario potrebbe portare a un ripensamento delle esclusioni settoriali, come la difesa, e a un'analisi più sfumata sulle opportunità legate alla transizione energetica”. Per Belleri “in particolare, il nucleare sta emergendo come una soluzione cruciale per coprire il fabbisogno energetico in tempi ridotti, accanto alle rinnovabili. Dal punto di vista obbligazionario il decoupling tra USA ed Europa ha fatto crescere i tassi reali americani, offrendo un premio al rischio e opportunità di rendimento, simili ai mercati emergenti. Le strategie flessibili, soprattutto con approcci macro long-short, hanno sfruttato l’aumento dei rendimenti adeguando la duration per beneficiare del contesto attuale”.
1/3Il mercato della sostenibilità sta maturando, con regolatori e investitori che adottano un approccio più mirato e analitico. La transizione energetica e il cambiamento climatico restano al centro delle strategie obbligazionarie future. “La sostenibilità è un trend ormai consolidato, supportato dai regolatori e da un cambiamento delle abitudini di consumo. Tuttavia dopo una fase iniziale di accelerazione, il settore sta vivendo un assestamento che ha portato maggiore ordine e chiarezza nei perimetri d’azione”, sostiene Andrea Florio, Investment and Insurance Products di Zurich Bank. “Oggi temi come la transizione energetica e il cambiamento climatico - aggiunge - sono al centro delle strategie sostenibili, mentre altri ambiti ne costituiscono un corollario. Questo approccio più mirato è rafforzato dagli orientamenti dell’ESMA, che richiedono una partecipazione più profonda e analisi dettagliate da parte degli investitori. Dal punto di vista obbligazionario le aziende più sostenibili potrebbero beneficiare di migliori condizioni di finanziamento, mentre quelle meno virtuose dovranno affrontare sfide nell’accesso ai capitali. Crediamo che eventuali disequilibri tra domanda e offerta saranno compensati dalle scelte dei regolatori, mantenendo la sostenibilità un driver di crescita per il mercato obbligazionario”.
2/3Per alcune società la sostenibilità è più di un semplice trend di marketing, ma un pilastro strategico delle proprie valutazioni d’investimento. In questo senso i bond sostenibili emergono come strumenti efficaci per bilanciare rischio e crescita. “Osservo un’evoluzione significativa nella percezione della sostenibilità”, sostiene Antonio Forte, international sales director Italy, Liontrust. “Dopo una fase iniziale di moda e sovraesposizione – aggiunge -, seguita da un periodo di scarso interesse, ora si sta affermando un approccio più maturo e professionale. La sostenibilità non è più solo un’etichetta di marketing, ma un elemento integrato nelle valutazioni d’investimento. Un esempio è il cambiamento di prospettiva verso la difesa e il nucleare, ora analizzati con criteri più selettivi per distinguere operatori seri e responsabili. Questo approccio riflette una maggiore consapevolezza sui temi ESG. Sul fronte obbligazionario le strategie sostenibili stanno mostrando performance eccellenti, a differenza dell’azionario, che ha sofferto di più. La sostenibilità nel fixed income contribuisce a ridurre i rischi senza frenare la crescita, rendendo i bond sostenibili strumenti efficaci. Tuttavia, valutiamo con attenzione strumenti come i green bond, focalizzandoci sulla qualità complessiva dell’emittente piuttosto che sulle singole emissioni”.
3/3