Offrire un valore aggiunto al cliente, affiancandolo non solo nella pianificazione finanziaria ma anche nelle necessità legate alla protezione. Questa la mission della banca, evidenziata da Maurizio Ceron in occasione della prima edizione italiana del Think Tank di FundsPeople in collaborazione con BNY Investments.
Offrire un valore aggiunto al cliente, affiancandolo non solo nella pianificazione finanziaria ma anche nelle necessità legate alla protezione. Questa la mission di Zurich Bank, nata con l’intento di offrire una consulenza evoluta, in grado di rispondere a 360 gradi alle esigenze della clientela. Un mercato in continua espansione spinto anche dal passaggio generazionale, come evidenzia Maurizio Ceron, responsabile direzione Wealth Management & Investment Solutions che ricorda come da qui ai prossimi dieci anni avremo 300 miliardi in transizione in termini di potere decisionale sul patrimonio, quindi ampie opportunità per tutti gli attori del mercato.
La rete al centro del business della banca
Consulenza evoluta per Zurich Bank significa porre le esigenze del cliente al centro delle soluzioni finanziarie e assicurative offerte. In un mercato sempre più esigente, il banker e il consulente finanziario devono saper affiancare il cliente nell’intero ciclo di vita del patrimonio, “coniugando la gestione della parte finanziaria con la pianificazione e la protezione”. Ne è fortemente convinto Maurizion Ceron, responsabile direzione Wealth Management & Investment Solutions della banca, che evidenzia come la vera sfida oggi sia offrire un valore aggiunto al cliente. Una sfida che il gruppo Zurich ha saputo cogliere già alla fine del 2022 con la nascita di Zurich Bank, un progetto che “di fatto, ha messo la rete al centro del business della banca”. E il cui successo è stato premiato con un 2024 che si chiude in toni positivi per numeri e raccolta. “Il nostro obiettivo è arrivare a presidiare nuove fasce di mercato e lo abbiamo raggiunto potendo contare non solo sulla solidità del gruppo Zurich alle nostre spalle, ma anche sulla storica professionalità dei nostri consulenti”.
Garantire la fluidità del passaggio generazionale
Secondo Ceron, per battere la concorrenza di un mercato sempre più competitivo e che nel 2023 ha dovuto fare i conti anche con il ritorno in auge della componente amministrata nei portafogli, occorre saper rispondere tempestivamente a tutte le esigenze dei clienti, garantendo un’esperienza completa. Per questo motivo, il modello Zurich Bank prevede anche il ricorso a una piattaforma di partner selezionati per le migliori soluzioni in ambito corporate, lending e wealth planning volto a garantire un’offerta a 360 gradi. Ma non solo, su questo fronte, spiega Ceron, diventa essenziale l’integrazione delle competenze dei singoli professionisti, attraverso la creazione di team di consulenti finanziari che, mettendo a fattor comune le rispettive competenze, posso ulteriormente innalzare il livello del servizio offerto al cliente. Infatti, Zurich Bank ha deciso di incoraggiare un modello di servizio basato su un approccio di team, nato spontaneamente dalla rete. “È un percorso avviato circa sei anni fa e che supportiamo fin dall’inizio, soprattutto in una logica di passaggio generazionale”. I nuovi talenti possono così crescere sotto la guida di consulenti storici che gestiscono grandi patrimoni e, al tempo stesso, potersi preparare per il futuro in maniera ordinata, spiega il manager.
La partita del futuro si gioca sugli investimenti in tecnologia
Saper cavalcare i cambiamenti dell’industria senza esserne travolti è un’altra delle sfide che dovrà affrontare il mondo della consulenza. Su questo fronte, un ruolo chiave è rivestito dall’intelligenza artificiale. “Un fattore abilitante per la professione e non più solamente un tool a disposizione dei consulenti. Sono convinto che darà un’ulteriore spinta alle loro competenze”. La tecnologia sta aprendo a tutti gli effetti un nuovo terreno di competizione tra i vari player dell’industria. “Gli investimenti in questo ambito rappresenteranno un elemento distintivo nell’offerta, a beneficio anche dei clienti in termini di maggior qualità del livello di servizio e di interazione”. La sfida, quindi, sarà raggiungere una completa integrazione tra intelligenza artificiale e professionalità umana.