Private banking e consulenza finanziaria: le nuove frontiere tra ETF, mercati privati e innovazione tecnologica
Il private banking punta su ETF, ELTIF e tecnologia per diversificare le soluzioni, mentre l’IA rafforza la consulenza tradizionale e migliora l’esperienza del cliente. Questi alcuni dei temi al centro della seconda edizione del Think Tank con BNY Investments.
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In un contesto di margini sempre più ridotti e di crescente attenzione ai mercati privati, il private banking e la consulenza finanziaria stanno puntando su strumenti innovativi come ETF ed ELTIF per offrire soluzioni più diversificate e personalizzate. La tecnologia e l’intelligenza artificiale giocano un ruolo sempre più centrale, affiancando la consulenza tradizionale e migliorando l’esperienza del cliente. Allo stesso tempo, il legame tra private banking e mondo imprenditoriale si rafforza, con nuove soluzioni per PMI e imprenditori. Su questi temi si sono confrontati i partecipanti al secondo Think Thank organizzato in Italia da FundsPeople e BNY Investments lo scorso 4 dicembre.
L’ampliamento dell’offerta in favore delle PMI è uno dei tre temi principali su cui si concentrerà Mediobanca Premier nel 2025 in coerenza con il percorso di crescita delineato dal Piano Strategico di Gruppo al 2026 “One Brand One Culture. “In Italia il settore dell’imprenditoria rappresenta una porzione molto importante del mercato Private. Forti delle sinergie interne al Gruppo Mediobanca, oggi siamo in grado di affiancare gli imprenditori offrendo loro un servizio di consulenza patrimoniale, che copre non solo il patrimonio personale, familiare ma anche l’impresa”, spiega Duccio Marconi, vice-direttore generale, Mediobanca Premier. Il manager passa poi ad analizzare le altre due direttrici che stanno guidano i piani di sviluppo della società per il 2025: gli investimenti in economia reale e la consulenza sugli ETF. Per quanto riguarda i primi, Marconi ribadisce l’intenzione della banca di valorizzare le opportunità offerte dai mercati privati attraverso gli ELTIF, in particolare quelli semi-liquidi, risultando particolarmente adatti per i clienti con orizzonti di investimento temporali di medio termine. “Sono strumenti che offrono diversificazione e al tempo stesso un sostegno all'economia reale e alla piccola e media impresa italiana”, spiega Marconi. Non solo ELTIF ma anche ETF. “Stiamo ampliando la nostra piattaforma offrendo altresì una consulenza sugli ETF, potendo contare su partner terzi attentamente selezionati dalle nostre strutture di advisory. Tali strumenti verranno altresì integrati nelle polizze assicurative multi-ramo e nelle nostre soluzioni di consulenza evoluta.” Il manager riconosce la complessità sottostante a questo tipo di veicoli. “Sono strumenti sempre più presenti nei portafogli dei clienti italiani. in apparenza possono sembrare prodotti molto semplici, ma un approccio fai-da-te può spesso celare una serie di insidie”, commenta. Per questo motivo, secondo Marconi, compito della consulenza finanziaria, deve essere quello di guidare e affiancare i clienti nel ricorso a questi strumenti.
1/3Per Leonardo Rigo, direttore generale Banca Aletti, la concentrazione della raccolta sull’amministrato a cui si è assistito negli ultimi due anni rappresenta una sfida importante in un mercato con tassi in discesa e con un rallentamento della crescita economica. Il 2025 per Rigo vedrà un ritorno delle soluzioni di ramo primo, dopo le difficolta del 2022-2023, a scapito dei portafogli governativi a breve termine. “In un’ottica di consulenza avanzata, puntiamo a proporre ai nostri clienti soluzioni obbligazionarie che siano più diversificate”. E proprio la consulenza personalizzata e tailorizzata è stata per Rigo la sfida che ha dato le maggiori soddisfazioni nel 2023-2024. “Abbiamo risposto all’ esigenza specifica dei clienti di poter essere guidati dopo un 2022 così negativo e tra l'altro molto più negativo delle aspettative degli investitori che non erano abituati a poter avere perdite nette così importanti su portafogli obbligazionari”. Per Rigo è il momento di guardare a un graduale allungamento della duration e approcciare anche soluzioni multi-asset più diversificate. Diversificazione dei portafogli, quindi, che può venire anche dai private markets su cui Banca Aletti nel 2024 ha svolto un intenso lavoro di formazione sui clienti e sui banker. L’avvicinamento del private banking al mondo delle imprese sarà un altro trend dominante nel 2025 secondo il manager. “Per le nostre origini di banca vicina al mondo delle imprese, puntiamo nel 2025 a rafforzare i nostri servizi per gli imprenditori, con piattaforme e soluzioni dedicate, attraverso anche la collaborazione con le diverse anime del gruppo”. È fondamentale la costruzione di un dialogo costante e costruttivo con gli imprenditori, che Banca Aletti favorisce e supporta attraverso l’Accademia interna, dedicata ai banker.
2/3Stefano Gallizioli, responsabile coordinamento reti consulenti finanziari Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking spiega che il maggior cambiamento avvenuto negli ultimi anni nell’industria riguarda la tipologia di clientela. “Per anni il mondo delle reti si è concentrato sulla clientela upper affluent. Di recente abbiamo iniziato a lavorare sulla clientela privata, imprenditori e imprese. Questo ha aumentato la complessità, la difficoltà anche nella gestione che richiede adesso investimenti su tre aspetti fondamentali: tecnologia, capitale umano, prodotti e servizi”. Gli investimenti in tecnologia, advanced analytics e intelligenza artificiale servono secondo il manager per essere preparati alle sfide del domani. “Sono investimenti importanti che devono essere complementari a quelli in capitale umano”. Per Gallizioli, formazione e integrazione delle competenze rappresentano il vero valore aggiunto. “Abbiamo 2.500 team attivi sulla rete, il che vuol dire che più del 50% dei consulenti lavora in squadra per portare un miglior servizio ai clienti”. Questo consente anche di investire sui giovani talenti. “Negli ultimi tre anni abbiamo inserito quasi 800 ragazzi under 40 di questi 600 under 35”, commenta il manager. Un servizio quindi improntato al cliente che passa anche da innovazione nell’offerta. “Siamo stati apripista sugli ETF proprietari. Abbiamo avviato sei fondi, tre obbligazionari e tre azionari, e questo ci aiuta nel gestire prodotti innovativi, ottimizzare i costi all'interno dei wrapper, arrivare su mercati inesplorati con strumenti nuovi”, chiosa.
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