Intelligenza artificiale, prosegue l'euforia. Ecco come posizionare i portafogli

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Austin Distel (Unsplash)

Non si arresta l’euforia nei confronti dell’intelligenza artificiale (IA). "La scorsa settimana Arm, azienda che progetta chip per clienti come Apple, Samsung e Nvidia, ha pubblicato risultati trimestrali molto convincenti. I ricavi e gli utili per azione (EPS) hanno entrambi battuto le stime degli analisti, attestandosi rispettivamente a $824 milioni e $0,29, spinti da una forte domanda per le applicazioni dell’IA", spiega Giacomo Calef, country head di NS Partners. Secondo l'esperto, le prospettive di Arm hanno ampi margini di miglioramento, ma il suo business rimane focalizzato sui CPU (Central Processing Unit), processori versatili ma con poche unità di elaborazione o core. "Al contrario, l’IA utilizza principalmente i GPU (Graphic Processing Unit) - l’hypesu Nvidia ne è la prova - schede elettroniche con migliaia di core che manipolano molti dati in parallelo, rendendoli particolarmente adatti a complesse operazioni come il calcolo matriciale, molto comune nei dispositivi più avanzati", prosegue. Detto questo, il mercato sta già cercando di anticipare quale potrebbe essere la nuova società game-changer all’interno dell’universo dell’IA. "A questo proposito, un potenziale candidato sembra essere Super Micro Computer", ammette Calef.

L'esperto spiega che, Super Micro Computer produce server e data centers ad alte prestazioni, oltre a una gamma completa di servizi software collegati. "Una prova che l’IA non è una mera speculazione sono i risultati finanziari che stanno impattando positivamente i suoi bilanci. Super Micro Computer ha registrato ricavi trimestrali a $3,66 miliardi (previsti $3,06 miliardi) ed EPS a $5,59, ben sopra i $4,93 stimati", commenta. Una cosa da segnalare è che le analogie con la bolla delle dotcom sorgonospontanee, anche se le differenze sono molte. "Oggi, infatti, abbiamo una tangibile crescita degli utili spinta dal megatrend dell’IA, cosa che non c’era all’alba di Internet. Gli effetti completi sono però ancora tutti da scoprire, anche se abbiamo già avuto un’anticipazione con ChatGPT, che fornisce un deciso supporto nelle task lavorative", prosegue.

IA oltre le cattive notizie del mercato

Non sono mancate le ultime settimane notizie negative in arrivo da tutto il mondo con alcuni Paesi entrati in recessione. "La narrativa positiva dell'intelligenza artificiale continua però a superare il flusso di notizie negative", dice Lewis Grant, Senior Portfolio manager for Global Equities di Federated Hermes.

Mentre entriamo nella coda della stagione degli utili, tutti gli occhi sono puntati sui dati di Nvidia previsti nel corso della settimana. "I semiconduttori continuano a registrare una notevole disparità di risultati, con i produttori più tradizionali spesso in difficoltà, e con i prezzi delle loro azioni che sono puniti, e le esposizioni all'intelligenza artificiale che continuano a essere favorite. Gli utili e le prospettive di Nvidia saranno considerati un indicatore della portata dei temi dell'intelligenza artificiale e delle mega cap e potrebbero influenzare notevolmente la direzione generale del mercato nel prossimo futuro", ammette l'esperto.

Laurent Denize, Global Co-CIO di ODDO BHF AM ricorda che per quanto riguarda gli aumenti di produttività, le prospettive offerte dall’intelligenza artificiale generativa sono forti, ma la sua diffusione richiederà tempo. L'esperto sottolinea inoltre che il fatto che i margini netti restino a livelli elevati (per non parlare di possibili aumenti) sembra quindi ampiamente dipendere da una prosecuzione alquanto rapida della diffusione degli aumenti di produttività legati all’Intelligenza Artificiale.

Come posizionarsi?

Per queste ragioni, Denize privilegia i settori che beneficeranno dello sviluppo esponenziale dell’intelligenza artificiale. "Il tema dell’IA ha registrato una forte accelerazione nel 2023, con l’arrivo dell’IA generativa, ma si tratta di una tendenza secolare che non è che agli inizi. La tematica si sta diffondendo dai semiconduttori verso i software e, nei prossimi anni, verso i settori ad alta intensità di  dati, come health-care o automotive", dice l'esperto. In conclusione, ragionando in questa logica, "continuiamo a preferire i Software rispetto ai Semi-conduttori, gli “AI enablers” rispetto agli “AI adopters” (ovvero, precedenza ai produttori di microchip), gli USA rispetto all’Europa e ai Paesi emergenti, alle large cap rispetto alle small cap. Infine, iniziamo una leggera riponderazione sul settore dell’healthcare (Life Science)".