Investimenti e asset allocation: la gestione attuale di Banca di Cividale

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Alessandro Rosset. Banca del Cividale (foto di Giorgio Fata)

Le linee di gestione di Banca di Cividale sono legate ai rispettivi benchmark, perciò le allocazioni core non possono essere modificate drasticamente. Nonostante ciò la banca ha provveduto a modificare l’ asset allocation in accordo alla recente rotazione settoriale cui abbiamo assistito sui mercati nei mesi scorsi. “Sono stati inseriti prodotti che perseguono temi trasversali, come quelli dell’invecchiamento della popolazione e, al contrario, quelli dei consumi delle nuove generazioni. Recentemente abbiamo voluto puntare su quei prodotti che hanno per oggetto aziende che riescano a garantire dividendi regolari e persistenti nel tempo”, spiega Alessandro Rosset, servizi d’investimento di Banca di Cividale.

Azionario

In tutte le nostre linee di gestione sono presenti prodotti tematici. In particolare sul segmento azionario cerchiamo valore aggiunto attraverso l’uso di fondi che perseguano e cavalchino i temi ESG, che sono quelli sui quali, riteniamo, verranno dirottate somme importanti da parte delle istituzioni mondiali. Un tema che ci piace molto è quello relativo alla filiera delle batterie”.

In questo momento i mercati sono in una posizione un po’ più fragile rispetto ai mesi scorsi: “il sostegno all’economia da parte delle banche centrali e dalle istituzioni mondiali è completamente prezzato, come la prospettiva di un costante processo di ritorno alla normalità e di uscita dal periodo pandemico. Il rischio, ora, potrebbe provenire da una serie di dati economici sotto le aspettative”, spiega l’esperto. “Il periodo estivo, poi, statisticamente non è il migliore per i mercati finanziari. La conseguenza è che ora preferiamo esporci ad asset class, teoricamente, più difensive: per l’azionario, per esempio, abbiamo ridotto l’esposizione ai titoli tecnologici, che hanno corso molto l’anno scorso, e abbiamo riscoperto i titoli value”.

Obbligazionario

“In generale, giudichiamo i mercati obbligazionari poco remunerativi ma, per questioni di benchmark, non possiamo escluderli dalle nostre asset allocation: cerchiamo rendimenti aggiuntivi scegliendo strategie decorrelanti e/o correlate all’andamento dei mercati azionari. Le strategie simil hedge fund, sull’obbligazionario, le riteniamo molto interessanti”, spiega Rosset. “Più in generale, ci interessano le strategie alternative perché stiamo ragionando sulla possibilità di lanciare una linea GPF, dedicata ai clienti più patrimonializzati, avente ad oggetto prodotti il cui oggetto d’investimento siano tematiche slegate dai mercati finanziari”.