La crisi di fiducia negli Stati Uniti potrebbe determinare una significativa riallocazione dei capitali globali. Spingendo gli investitori a diversificare verso rifugi sicuri, diversi dal dollaro o dal Treasury: oro, valute, titoli governativi europei e settori azionari difensivi. Asset class che potrebbero beneficiare di un nuovo assetto globale, in cui gli USA continueranno realisticamente ad avere un ruolo centrale, ma in una certa misura ridimensionato. “Assisteremo sì a un cambiamento sostanziale nell’allocazione degli investitori, ma non alla fine del dollaro e del Treasury”, afferma Carsten Brzeski, Global head of macro di ING Research, raggiunto da FundsPeople per condividere la sua visione sull’incertezza attuale e sulle reazioni dei mercati. Il parziale deflusso dagli USA non si tradurrà nell’affermazione di una singola classe di attivi pronta a usurpare il trono statunitense; piuttosto, in una riallocazione multi-asset verso una pluralità di investimenti. “Dove potrebbero andare i capitali? Alcuni in Europa, altri in Svizzera. In parte i flussi si dirigeranno verso l’oro o persino verso le criptovalute, che alcuni oggi considerano impropriamente un investimento rifugio. Ma non ci sarà un singolo sostituto dominante”, conclude il macro economist.
Investimenti rifugio per ripararsi dalla burrasca USA

Copertina FundsPeople 95, immagine FundsPeople
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