Investitori istituzionali, quali società si spartiscono la gestione dei mandati nel 2022

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Alexander Andrews (Unsplash)

Una disamina completa del mondo degli investitori istituzionali. Nel X rapporto di Itinerari Previdenziali Investitori istituzionali italiani: iscritti risorse e gestori per l’anno 2022” presentato a Milano l’11 settembre, sono molteplici le chiavi di lettura per comprendere come si muovono gli investitori di lungo periodo e le ricadute delle loro scelte anche su altri attori, in primis le società di gestione.

La ricerca fornisce, infatti, anche nell’edizione dedicata ai numeri sullo scorso anno i dati sulle società che operano con tali player. Nel ripercorrere in breve i numeri di questo settore, a fine 2022 si contano 330 investitori istituzionali (nel 2021 il report ne contava 343), di cui 86 fondazioni di origine bancaria, 20 casse professionali privatizzate, 33 fondi negoziali, 191 fondi preesistenti (erano 204 nel 2021 e 361 nel 2012). A questi investitori si aggiungono le casse e i fondi di assistenza sanitaria integrativa che, sulla base delle ultime stime (i più recenti dati ufficiali del ministero della Salute risalgono al 2019), sono 321, “un numero eccessivamente elevato per il sistema Italia se si considera che i primi 50 Fondi rappresentano oltre i due terzi dell’intero sistema”, specifica Itinerari Previdenziali. Nel settore privato, oltre alle compagnie di assicurazione, sono operativi 40 fondi pensione aperti e 68 PIP “nuovi” per un totale di 108 unità, quattro in meno rispetto ai 112 del 2021 e in netta riduzione rispetto ai 135 del 2012; dei 68 pip, 36 sono chiusi al collocamento.

Il patrimonio

Nel 2022 gli investitori istituzionali (fondi negoziali, preesistenti, casse sanitarie, casse privatizzate e fondazioni di origine bancaria) evidenziano un patrimonio pari a 278,75 miliardi di euro, in diminuzione di 4,37 miliardi rispetto al 2021 (-1,57%) per effetto principalmente dell’andamento negativo dei mercati finanziari nonostante il positivo afflusso contributivo netto (entrate contributive al netto dei riscatti e prestazioni). Di questi, 104 miliardi sono affidati a gestori professionali tramite mandati, in riduzione rispetto ai 114 miliardi del 2021 (105 miliardi del 2020 e ai 95 del 2019) e ulteriori 105 miliardi (erano 96 nel 2021, 89 nel 2020, 86 nel 2019 e 52,9 miliardi l’anno precedente) investiti direttamente in OICR, FIA, ETF e polizze. In totale, tra diretti e indiretti gli investimenti affidati a gestori professionali ammontano a 209 miliardi contro i 211 del 2021, i 196 del 2020, i 181 del 2019 e i 164,9 del 2018.

L’affidamento diretto o indiretto agli strumenti di gestione riguarda quasi l’80% del patrimonio totale analizzato nel Report (263 miliardi tra fondi negoziali, preesistenti, fondazioni e casse privatizzate), in costante crescita rispetto agli anni precedenti. A questi investitori si aggiungono i soggetti operanti nel welfare privato, e cioè i fondi pensione aperti, PIP e le compagnie di assicurazione relativamente al ramo vita, il cui patrimonio complessivo ammonta a 687,16 miliardi, con una riduzione di 17,5 miliardi di euro rispetto ai 704,64 del 2021 (656,67 del 2019 e ai 618,4 del 2018), imputabile in gran parte al calo di 17,34 miliardi subito dalle compagnie di assicurazione (-2,78%) e di 920 milioni relativo ai fondi aperti (-3,19%); crescono invece di 1,5 miliardi i PIP “nuovi” (+3,4%).

I primi cinque gestori per mandati di gestione

In base ai dati aggiornati al 2022 la classifica dei gestori vede la conferma di Eurizon Capital in testa alla classifica sia per numero di mandati (70) sia per masse gestite (oltre 15 miliardi), con un 14,74% di quota di mercato. Amundi, con 58 mandati e oltre 11 miliardi di AuM, scalza dalla terza posizione BlackRock (15 mandati e quasi 9 miliardi di AuM). Nuovi ingressi in quarta e quinta posizione AXA (26 mandati per quasi 7 mililardi di AuM) e Anima SGR (36 mandati e 5,5 miliardi di AuM). I primi cinque gestori raccolgono il 46% del totale affidato in gestione dagli investitori istituzionali.

Fonte: Decimo Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2022”

I primi cinque gestori assicurativi

La classifica dei primi cinque gestori assicurativi, che complessivamente raccolgono oltre il 94% del totale investito in polizze e gestioni separate, non rileva cambiamenti nelle prime posizioni rispetto al 2021. Si conferma al primo posto Generali Italia con 11,8 miliardi di AuM (il 41,09% del mercato); e Unipol che gestisce 6,97 miliardi (con una quota del 24,27%) sale in seconda posizione al posto di Allianz con 6,9 miliardi (quota di mercato pari al 24,05%). Le prime tre posizioni, che da sole raccolgono il 90% del totale, staccano di parecchie lunghezze Reale Mutua Assicurazioni (644 milioni) e Intesa Sanpaolo Vita (565 milioni).

Fonte: Decimo Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2022”

FIA, OICR ed ETF

Sul fronte degli investimenti in FIA, Itinerari Previdenziali evidenzia come nella classifica dei gestori pesino molto le risorse investite in fondi immobiliari da parte delle Casse di previdenza: le prime quattro società sono infatti SGR immobiliari e detengono circa il 30% del totale investito in FIA. Nella classifica OICR i primi due gestori, Quaestio Capital Management SGR e Fondaco, ricoprono un peso rilevante (insieme oltre il 30% del mercato) per effetto delle risorse affidate da alcune grandi Fondazioni. Per quanto riguarda gli ETF, invece, i primi cinque gestori hanno in mano circa l’85% del totale delle risorse investiteiShares guida la classifica con 1,45 miliardi di AuM e una quota di mercato pari al 37,74 per cento.

Fonte: Decimo Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2022”