L’undicesimo report di Itinerari Previdenziali sugli investitori istituzionali conferma Eurizon in testa per numero di mandati e patrimonio. Generali Italia ancora al vertice tra i gestori assicurativi.
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Una lettura approfondita della direzione presa dagli investitori istituzionali nel nostro Paese. Come ogni anno, a settembre Itinerari Previdenziali presenta il Report sugli investitori istituzionali italiani, l’appuntamento milanese dello scorso 4 settembre presso la sala Parterre di Borsa Italiana è stato occasione per discutere i dati dell’XI edizione della ricerca condotta dal centro studi della società. A fine 2023 sono 300 i player operativi nel nostro Paese (in calo di 30 unità sul 2022) di cui 86 fondazioni di origine bancaria, 20 casse professionali privatizzate, 33 fondi negoziali e 161 fondi preesistenti (erano 191 nel 2022 e 361 nel 2012). A questi investitori si aggiungono le casse e i fondi di assistenza sanitaria integrativa che, sulla base delle ultime stime, sono 324 (i più recenti dati ufficiali del ministero della Salute risalgono al 2022). Un numero ancora elevato, come sottolinea Alberto Brambilla, presidente Itinerari Previdenziali “tanto più se si considera che i primi 50 fondi rappresentano da soli, per iscritti e patrimonio, i due terzi dell’intero settore e che, alla sanità privata manca ancora, a differenza della previdenza complementare, una legge quadro che regolamenti in via definitiva un sistema sempre più rilevante per un Paese che invecchia come l’Italia”. Nel settore privato, oltre alle compagnie di assicurazione, sono operativi 40 fondi pensione aperti e 68 PIP “nuovi” per un totale di 108 soggetti, numero invariato rispetto all’anno precedente. Dei 68 PIP, 36 sono chiusi al collocamento.
Il patrimonio
Nel 2023 gli investitori istituzionali (fondi negoziali, preesistenti, casse sanitarie, casse privatizzate e fondazioni di origine bancaria) evidenziano un patrimonio pari a 295,97 miliardi di euro: un incremento pari a 17,22 miliardi sul 2022 (+6,18%) legato, spiegano gli analisti “alla ripresa dei mercati finanziari”. Di questi, 109 miliardi sono affidati a gestori professionali tramite mandati, in aumento rispetto ai 104 del 2022 (erano 114 nel 2021, 105 nel 2020 e 95 nel 2019) e ulteriori 110 miliardi (erano 105 nel 2022, 96 nel 2021, 89 nel 2020, 86 nel 2019 e 52,9 miliardi l’anno precedente) investiti direttamente in OICR, FIA, ETF e polizze (veicoli dedicati inclusi); in totale, tra diretti e indiretti gli investimenti affidati a gestori professionali ammontano a 219 miliardi contro i 209 del 2022 (211 nel 2021, 196 nel 2020, 181 nel 2019 e 164,9 nel 2018).
L’evoluzione del patrimonio degli investitori istituzionali (dati in miliardi di euro)
L’affidamento diretto o indiretto agli strumenti di gestione riguarda il 78% del patrimonio totale analizzato nel Report (280 miliardi tra fondi negoziali, preesistenti, fondazioni e casse privatizzate), in costante crescita rispetto agli anni precedenti. A questi investitori si aggiungono i soggetti operanti nel welfare privato, e cioè i fondi pensione aperti, PIP e le compagnie di assicurazione relativamente al ramo vita, il cui patrimonio complessivo ammonta a 697,40 miliardi, in aumento di circa 10 miliardi rispetto al 2022 dovuto principalmente alla crescita di fondi fondi aperti (+4,57 miliardi) e PIP “nuovi” (+4,45 miliardi).
I primi cinque gestori per mandati di gestione
In base ai dati aggiornati al 2023 la classifica dei gestorivede la conferma di Eurizon Capital in testa alla classifica sia per numero di mandati (64, comunque sei in meno rispetto al 2022) sia per masse gestite (16,46 miliardi in aumento dai 15 miliardi del 2022), con un 15,05% di quota di mercato. Amundi, con 48 mandati (erano 58 nel 2022) e oltre 11 miliardi di AuM, si conferma in seconda posizione e BlackRock (15 mandati e 9,98 miliardi di AuM) mantiene il terzo gradino del podio. La top 5 vede invariata anche la quarta posizione con AXA (24 mandati per 7,6 miliardi di AuM) mentre Generali scalza Anima SGR dal quinto posto con 22 mandati per 6,8 miliardi di AuM con una quota di mercato pari al 6,26 per cento. I primi cinque gestori raccolgono il 47,5% del totale affidato in gestione dagli investitori istituzionali.
I primi cinque gestori assicurativi
La classifica dei primi cinque gestori assicurativi, che complessivamente raccolgono oltre il 94% del totale investito in polizze e gestioni separate, non vede cambiamenti nei nomi delle società presenti in top 5 rispetto al 2021 ma rileva alcune differenze tra sul podio, con Generali Italia che si conferma al primo posto con quasi 12 miliardi di AuM (il 41,4% del mercato); mentre Unipol che gestisce 6,96 miliardi (con una quota del 24,08%) passa in terza posizione lasciando il secondo gradino del podio ad Allianz con quasi 7 miliardi (quota di mercato pari al 24,21%). Le prime tre posizioni, che da sole raccolgono quasi il 90% del totale, staccano di parecchie lunghezze Reale Mutua Assicurazioni (710 milioni) e Intesa Sanpaolo Vita (541 milioni) che rispettivamente si aggiudicano una quota di mercato pari al 2,46 e all’1,87 per cento.
I primi cinque gestori assicurativi, anno 2023
FIA, OICR ed ETF
Sul fronte degli investimenti in FIA, Itinerari Previdenziali evidenzia ancora una volta come nella classifica dei gestori pesino molto le risorse investite in fondi immobiliari da parte delle Casse di previdenza: le prime quattro società sono infatti SGR immobiliari e detengono circa il 30% del totale investito in FIA. Nella classifica OICR i primi due gestori, Fondaco e Quaestio Capital Management SGR invertono le posizioni rispetto al 2022 ma continuano a rappresentare, insieme, circa il 27% del mercato per effetto delle risorse affidate da alcune grandi Fondazioni. Per quanto riguarda gli ETF, invece, i primi cinque gestori hanno in mano circa l’83% del totale delle risorse investite. iShares guida la classifica con quasi 1,6 miliardi di AuM e una quota di mercato pari al 40,35%, e stacca di parecchie lunghezze Vanguard che con 595 milioni di AuM detiene una quota del 15,01% del mercato.