Investitori italiani: aumenta il timore di una flessione dei mercati

Analisi fondi news
Frank Busch (Unsplash)

Fiducia in calo tra gli investitori italiani sul futuro dei mercati per l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e la pandemia che nonostante sembri allentare la sua morsa, non smette di spaventare. È quanto emerge dall’ultima ricerca trimestrale sul sentiment degli investitori di UBS. Secondo l’indagine, l’ottimismo generale degli intervistati nei confronti dell’economia italiana per i prossimi 12 mesi pur rimanendo alto è in diminuzione. Infatti è il l’74% degli investitori a dirsi fiducioso sotto questo aspetto, mentre nel terzo trimestre del 2021 gli investitori ottimisti erano l’82%. In particolare, tra i rischi macro-economici il 58% degli investitori ha segnalato di essere ancora preoccupato per il diffondersi del COVID-19; ben il 58 % individua nel climate change una preoccupazione e il 57% ha dei timori riguardo al debito pubblico.

INFLAZIONE

Anche l’attuale contesto di aumento dei prezzi sta avendo un impatto diretto sul sentiment degli investitori italiani. Tuttavia, solo per il 52% degli intervistati l’inflazione continuerà per tutto il 2022 e oltre, mentre il 38% ritiene che il fenomeno avrà una durata che va dai 6 ai 12 mesi contro invece un 10% secondo cui il contesto di inflazione durerà addirittura meno di 6 mesi.

IMPATTO SULLE SCELTE DI PORTAFOGLIO

Questa diminuzione del livello di fiducia si riflette anche nelle decisioni di investimento. Il 45% degli investitori si dice preoccupato per una possibile flessione del mercato e per far fronte a questa eventualità prepara il proprio portafoglio. Il 52% degli intervistati dichiara di voler investire maggiormente nell’azionario; il 46% vuole aggiungere nel proprio portafoglio una componente di investimenti nei metalli preziosi e il 43% ha dichiarato di voler aggiungere coperture in portafoglio. Inoltre, sempre per affrontare una possibile flessione del mercato, gli investitori italiani puntano sulla liquidità. Infatti, il 63% degli intervistati ha dichiarato di avere una componente di contanti o equivalenti che rappresenta più del 10% del proprio portafoglio. Di questo 63%: il 43% si dice preoccupato per l’impatto dell’inflazione sul valore dei contanti; il 42% invece sta aspettando la giusta opportunità per investirli.

AZIONARIO

Con riferimento invece al mercato azionario nei prossimi 6 mesi l’ottimismo degli investitori italiani rimane comunque invariato rispetto allo scorso trimestre, infatti il 72% degli intervistati si dice positivo, a fronte dell’74% nel terzo trimestre 2021.