Come atteso, nel meeting di dicembre la BCE ha rafforzato le misure QE, con un aumento del PEPP di 500 miliardi e un suo prolungamento almeno fino a marzo 2022. Un’ulteriore iniezione di fiducia per i mercati da parte dell’Eurotower, che tuttavia potrebbe non bastare. “È improbabile che un ulteriore allentamento della politica monetaria possa raggiungere da solo l'obiettivo di stabilità dei prezzi. La lezione dell'ultimo decennio è che la politica monetaria perda di trazione sull'economia reale una volta che le curve dei rendimenti sovrani sono a livelli storicamente bassi e piatti. L'esperienza della BoJ è un chiaro esempio di come la banca centrale giapponese abbia viaggiato in un territorio non convenzionale, ma i risultati in termini di sostegno alla dinamica dell'inflazione sono stati deludenti”, spiega Roel Jansen, co-head e lead portfolio manager dell’Euro Investment Grade Credit di NN Investment Partners. Il rilancio dell’economica colpita dalla Covid potrebbe rendere necessari nuovi interventi di stimolo dei Governi, come quello atteso per il prossimo anno negli USA. “Se l'economia si trova in questo tipo di trappola di liquidità, spetta fondamentalmente ad altri settori politici assumersi l'onere di sostenere la ripresa e di riportare l'economia alla piena occupazione”, avverte.
Jansen (NN IP): "Per la ripresa necessari nuovi stimoli e riforme dai Governi"

Jansen Roel, co-head and lead portfolio manager dell’Euro Investment Grade Credit, NN IP
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