Kripke (Amundi): “Nell’asset allocation azioni con un'esposizione più ciclica”

L’annuncio di un vaccino rappresenta una luce in fondo al tunnel per le economie globali alle prese con la crisi del Covid. Nonostante si si apra ora un periodo di incertezza in attesa di una sua effettiva distribuzione alla popolazione, i mercati si avviano verso la fine dell’anno con una maggior fiducia sul ritorno ad una normalizzazione delle attività economiche in tempi brevi, una volta che i lock down verranno rimossi. Sul versante degli investimenti azionari questo ritrovato ottimismo ha favorito un nuovo interesse per i titoli ciclici, a livello mondiale così come per l’equity USA, l’universo in cui investe il fondo Amundi Funds US Pioneer Fund, che ha ottenuto nel 2020 il doppio rating BC di FundsPeople. “Abbiamo inserito nell’asset allocation azioni con un'esposizione più ciclica. Riteniamo che un aumento dei test e in seguito il vaccino ridurranno il numero di positivi a un livello che consentirà all'economia globale di riprendersi completamente. Riteniamo che ciò rappresenti un fattore positivo per le azioni cicliche, molte delle quali hanno sottoperformato a causa dell’esposizione al declino economico. Ad esempio, la nostra esposizione ciclica è evidente nelle posizioni industriali del fondo. Inoltre, il fondo detiene posizioni consistenti nei principali processori di carte di credito, che hanno sofferto a causa del calo dei viaggi di lavoro e personali, ma che dovrebbero beneficiare di un minore utilizzo del contante e di un eventuale recupero della spesa relativa ai viaggi”, afferma il gestore del fondo Jeff Kripke.

Non è troppo tardi per puntare sui tecnologici

Uno dei punti di forza del fondo è l’essere esposto a due settori che possono essere annoverati tra i vincitori della crisi del Covid: tecnologia e salute. “Il fondo investe in aziende che beneficiano di cinque temi secolari legati alla tecnologia: 5G, intelligenza artificiale, automazione, cloud computing e internet of things (IOT). Le aziende che rientrano in queste categorie sono fornitori o forti utilizzatori di tali tecnologie. Ad esempio, il fondo detiene azioni delle principali società di cloud computing. Il fondo investe anche in azioni di una delle principali società di telecomunicazioni che sta lanciando il 5G negli Stati Uniti”, spiega Kripke.

A chi si domanda se sia troppo tardi per beneficiare del trend delle aziende tecnologiche USA il gestore di Amundi risponde: “Dal punto di vista degli investimenti, queste tendenze dovrebbero persistere per diversi anni. Tuttavia, poichè le valutazioni nel settore tecnologico sono salite, è importante monitorare i prezzi per garantire che il potenziale di rendimento superi il rischio di ribasso nel caso in cui i risultati finanziari non dovessero soddisfare le aspettative. Per questo motivo, riteniamo che ora possa essere un momento particolarmente propizio per investire con un gestore attivo che sia in grado di identificare le azioni all’interno del settore che presentano valutazioni ragionevoli”, dichiara.

“Nell'ambito dell’healthcare, il fondo è ben diversificato con esposizioni a biotecnologie, apparecchiature di misurazione e per la diagnosi (relative al COVID) e dispositivi medici. Tutte queste aree stanno beneficiando dell'aumento della spesa sanitaria negli Stati Uniti, in gran parte dovuto all'invecchiamento della popolazione”, evidenzia il gestore.

E in vista della ripresa il gestore punta sui titoli del settore industriale: “Crediamo che potranno fare bene dopo la pandemia di COVID, poiché le economie USA e globali si riprenderanno completamente”, spiega. Infine ulteriori vantaggi per il portafoglio provengono dalle grandi compagnie di spedizione statunitensi, che stanno beneficiando del boom delle vendite online.

Approccio olistico alla sostenibilità

Nella selezione dei titoli in portafoglio un elemento chiave è rappresentato dall’attenzione delle aziende alla sostenibilità. “Adottiamo un approccio olistico per valutare la sostenibilità di un’azienda. Ciò significa che valutiamo non solo il suo profilo ESG, ma anche la sostenibilità della sua posizione competitiva, nonché il suo modello finanziario”, afferma Kripke.

Le aziende che hanno performance solide dal punto di vista ESG o stanno attivamente adottando misure per migliorare il proprio profilo sono candidate per essere incluse nel fondo. “Riteniamo che investire in società cosiddette ‘ESG improver’ rappresenti una potenziale fonte di generazione di alfa poiché gli investitori si rendono conto che il rischio di un evento correlato a ESG che potrebbe compromettere le prospettive finanziarie di un'azienda sia piuttosto basso”, conclude.