BofA alza i target di fine anno per lo S&P 500 a 2.450, una mossa che riflette le probabilità della più classica reazione di fine mercato rialzista.
Quest’anno, gli analisti di Bank of America hanno alzato il loro target sull’indice S&P 500 del 6,5%, in vista dell’attuale euforia degli investitori, congiuntamente al presagio che le azioni “andranno oltre” il loro fair value. In particolare, dalla banca, puntano ad alzare il loro target di fine 2017 a 2.450, in modo da riflettere la crescente probabilità che si stia entrando nel più classico rally di fine mercato rialzista. Il mercato azionario ha sempre visto rendimenti fuori misura che portano alla sua eventuale caduta, e gli analisti pensano che anche questa volta non sarà fatta alcuna eccezione.
E inoltre, l’indicatore sell side di BofA, una misura con tendenza contrarian al rialzo su Wall Street, sta considerando le possibilità di un rally nello S&P 500 di quasi il 100%, forse per regolare un aumento del 22% nel corso del prossimo anno. Storicamente, quando quest’indicatore è così basso, o ad un livello ancor più inferiore, i rendimenti totali nel corso dei successivi 12 mesi sono sempre stati positivi nel 94% delle volte, con una mediana dei rendimenti a 12 mesi pari al 22%.
Gli analisti di BofA si uniscono al crescente coro di market strategist che vedono nei loro target di fine anno per l’indice S&P 500, un aumento della fiducia dei consumatori, con una maggiore raccolta dei fondi azionari che getta quindi ancor più benzina sui pensieri pro-rialzisti. L’indice ha già raggiunto il target medio di fine anno degli analisti di Wall Street, con un guadagno del 5,6% da dicembre. La media stimata è di 2.364, con le previsioni più alte e più basse rispettivamente di 2.500 e 2.275, mentre il target precedente di Bank of America era di 2.300. Alte valutazioni, elevata leva finanziaria societaria, aumento dei flussi in entrata dei fondi azionari, un premio per il rischio azionario più basso e l’incertezza politica degli Stati Uniti, il tutto promette una fase di potenziale volatilità nell’asset class nei prossimi due trimestri.
La view fa eco alle previsioni sul 2017 fatte dagli analisti nel mese di dicembre, quando hanno avvertito che, mentre 2.300 era il loro obiettivo, era altamente probabile che l’indice avrebbe significativamente superato in misura maggiore, o in misura inferiore, quel dato numero. Il caso di una tradizionale euforia, che porta al rally di fine mercato rialzista, metterebbe l’indice S&P 500 in una posizione che al massimo raggiungerebbe i 2.700, al contrario, uno scenario ribassista, in caso di dichiarazioni di recessione, potrebbe invece portare l’indice S&P 500 ad un livello minimo di 1.600.