Quest’anno nel settore assicurativo Vita sono state introdotte tre grosse normative: i KID dal primo gennaio 2018, l’IDD dal primo ottobre e il Regolamento 41 che trova applicazione dal 1 gennaio 2019. “L’obiettivo di questi interventi è agevolare la comprensione, razionalizzare le informazioni contrattuali e incrementare la comparabilità dei prodotti”, spiega Enrico Clemente, responsabile Vita retail di Generali Italia. "Oggi l’evoluzione si muove nella direzione di ricerca di prodotti più tailored made, nelle quattro aree dell’assicurazione vita: risparmio, investimento, protezione e previdenza, e diventano più identificabili in risposta al bisogno del cliente".
Con le nuove normative sono state introdotti diversi aspetti positivi:
- la confrontabilità dei prodotti grazie ai nuovi set informativi pre-contrattuali, sia in termini di costi e performance (nel KID) sia in termini di informativa;
- la semplificazione di documenti che in passato sono apparsi ridondanti e pleonastici;
- l’uniformazione del set informativo dei prodotti di investimento (IBIPs) sia che si tratti di rivalutabili (Ramo I e V) sia che si tratti di Unit linked, prima suddivisi con regole o IVASS o CONSOB o COVIP;
- l’introduzione della product governance; un prodotto nel momento in cui viene messo in commercio deve aver superato determinati test, deve avere dei definiti target market e delle ipotesi di budget, deve mettere quindi intorno ad un tavolo aziendale dai tecnici, ai commerciali, agli attuari, etc.;
- la possibilità di arrivare ad un uso delle aree riservate per usufruire di maggiori informazioni e servizi.
“Al di là dei costi e dell’impegno richiesto in termini di sviluppi, penso che queste innovazioni siano necessarie al nostro settore e favorevoli per lo sviluppo”, commenta Mery Di Benedetto, direttore tecnico Vita di Amissima Vita. “Ci sono opportunità enormi anche sul fronte dei possibili canali di comunicazione col cliente con un’apertura all’utilizzo di canali più smart e non solo attraverso i comuni, obsoleti e costosi mezzi postali: un bene per il settore e per gli alberi!”.
Inoltre, la product governance sta cambiando il modo di costruire i prodotti. Nel passato quando si creava un prodotto unit linked si facevano dei backtest volti a dare un’evidenza di quello che il prodotto avrebbe potuto generare, in termini di performance, se fosse stato immesso sul mercato negli anni precedenti. “Oggi lo sguardo al passato non basta più! Con le nuove regole dovremo sforzarci per rendere esplicito al cliente il possibile rendimento prospettico che dovrà essere sviluppato sulle plausibili evoluzioni future dei mercati finanziari", spiega Massimo Camusso, CEO di Intesa Sanpaolo Life. “Occorrerà rivedere gli schemi tradizionali per capire quali sono e come evolvono le esigenze del cliente in un determinato arco temporale. Dovremo quindi rendere sempre più evidente il ruolo che spetta al cliente: essere al centro della relazione”.