L’offerta di bond governativi dell' Eurozona è stimata in circa 25 mld di euro

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foto: autor Images_of_Money, Flickr, creative commons

Un calendario macro piuttosto scarno riporterà l’attenzione degli investitori sulla Grecia e sui negoziati con i creditori internazionali in vista della scadenza del 30 giugno. Un’uscita del Paese dall'Eurozona è esclusa da molti. Eppure i rischi sono elevati e le conseguenze difficilmente ponderabili anche se le misure per evitare il contagio (si vedano il ruolo della BCE, dei fondi salva-Stati) potrebbero funzionare adeguatamente. Spiega Alberto Biolzi, responsabile advisory di Cassa Lombarda sulle attese per la settimana appena iniziata che vedrà i riflettori puntati su Grecia e Turchia: “l’esito delle elezioni in Turchia, con il partito AKP di Erdogan che ha perso la maggioranza assoluta dei seggi, dovrebbe impattare negativamente sulla lira turca a causa del rischio di nuove elezioni in assenza di un accordo entro 45 giorni”.

E continua: “la volatilità dei mercati della settimana scorsa è stata accentuata dalla ridotta liquidità e da movimenti tecnici, cosa che dovrebbe continuare a perdurare in questa fase e, conseguentemente, a giustificare un atteggiamento di cautela da parte degli investitori. L’offerta di bond governativi di Eurozona è stimata in circa 25 miliardi di euro divisa tra diversi emittenti (Olanda, Austria, Germania, Spagna, Italia e forse Irlanda)”. E negli Stati Uniti? Conclude l’esperto: “negli USA gli unici dati di rilievo saranno le vendite al dettaglio di maggio e la fiducia dei consumatori preliminare di giugno, mentre in Europa i dati di produzione industriale di aprile e la seconda lettura del PIL del primo trimestre. Un dato forte delle vendite al dettaglio negli USA potrebbe alimentare ulteriormente le aspettative di rialzo dei tassi da parte della FED, supportando il biglietto verde”.