L’urbanizzazione massiva, un trend da tenere in considerazione

Giacomo_Camisa
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La popolazione nelle aree urbane ha superato da diversi anni quella delle aree rurali. Questa tendenza è comune a tutto il mondo. Nel trattare il tema, Funds People ha intervistato Giacomo Camisa, head of Retail – Intermediary Clients di Schroders.

“Noi di Schroders crediamo molto nel fenomeno della globalizzazione delle città, tanto da monitorare le cosiddette 'città globali' con un indice apposito, lo Schroder Global Cities 30 Index”. Il trend globale sociale ed economico verso le “città-Stato” avrà un grosso impatto sulle opportunità d’investimento. “Oggi le prime 30 città, le più grandi metropoli, hanno circa 580 milioni di persone (il 10% degli abitanti del pianeta) e si stima che nel 2050 il 70% della popolazione vivrà nei centri urbani”.

Oltre ai cambiamenti sociali, bisogna considerare anche gli aspetti demografici. Vi sono infatti due tendenze divergenti: la prima riguarda i Paesi sviluppati in cui la popolazione sta invecchiando. “Oggi i governi fanno fatica a sostenere il sistema pensionistico e molte persone fanno ricorso a sistemi di previdenza integrativi”, spiega Camisa. Inoltre, bisogna considerare i cambiamenti legati alle esigenze dei consumatori sia in termini di prodotti, che di servizi. “Quando parliamo di invecchiamento della popolazione in Europa, si intende un cambiamento negli investimenti e delle soluzioni d’investimento”.

Il secondo aspetto riguarda la crescita demografica nei Paesi emergenti con una popolazione giovane, in controtendenza rispetto a quelli sviluppati. “Negli emerging markets vive l’87% della popolazione globale, ma rappresenta solo il 40% dei consumi mondiali con un’età media molto più bassa”, commenta Camisa. A fronte di questi cambiamenti c’è la necessità di ricercare soluzioni adatte a qualsiasi profilo d’investitore. Un altro trend da tenere sott’occhio, secondo Schroders, sono gli investimenti socialmente responsabili. In un mondo globalizzato, le imprese sono soggette all’opinione pubblica mondiale e promuovere le best practise è diventato un prerequisito per la crescita nel lungo periodo.

Le soluzioni di Schroders
È stato un anno davvero positivo per Schroders Italia, che ha raccolto più di un miliardo e 300 milioni di euro. Nel 2017 tutti i mercati sono andati molto bene e l’unica sorpresa è stata il dollaro. L’andamento del mercato valutario, ha influenzato anche il prezzo di alcune materie prime per cui si pensava a un rialzo più corposo. Ma quali saranno le soluzioni dell'asset manager per il 2018?

Ricerca di alfa: Per andare incontro alle esigenze del cliente, Schroders punterà su prodotti capaci di generare valore intrinseco. “Gli anni scorsi, il mercato è stato trainato dal beta e dalle componenti direzionali, ma quest’anno la gestione attiva diventerà fondamentale”, spiega Camisa.

Prodotti obbligazionari flessibili: "Cercheremo di promuovere soluzioni obbligazionari flessibili, con la possibilità di modificare l’asset allocation secondo le esigenze di mercato e cogliere le opportunità in tutti i settori e aree geografiche. Negli ultimi cinque anni abbiamo sviluppato un approccio innovativo di selezione dei titoli su basi tematiche anche per quanto riguarda la componente del reddito fisso”.

Educazione finanziaria: “Noi ci siamo focalizzati sulla parte emotiva degli investimenti”. Schroders ha sviluppato InvestIQ, un progetto a livello globale per valutare il profilo dell’investitore dal punto di vista della finanza comportamentale. In aggiunta c’è la possibilità di approfondire alcune tematiche di carattere finanziario ed economico. “L’investitore può 'guardarsi allo specchio' attraverso dei test, per acquisire maggiore consapevolezza di sé e capire come comportarsi meglio in determinate fasi di mercato”, spiega il responsabile. “Inoltre, stando allo Schroders Global Investors Study, l’indagine annuale che conduciamo su oltre 22.000 investitori in 30 Paesi, gli italiani, pur non essendo tra i primi per livello di educazione finanziaria, risultano sicuramente il popolo che ha più i piedi per terra per quanto riguarda le aspettative di rendimento”, conclude Camisa.