La Commissione europea ha avviato una indagine sull'utilizzo dei rating ESG

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Ryunosuke Kikuno (Unsplash)

La Commissione europea ha avviato un'indagine sull'utilizzo dei rating ESG nel mercato e sull'utilizzo dei fattori di sostenibilità nelle agenzie di rating. L'obiettivo è identificare possibili carenze e valutare un maggiore intervento legislativo. La consultazione sarà aperta fino al 6 giugno.

Secondo FinReg360, la Commissione cerca di ottenere informazioni su:

  • la comparabilità e l'affidabilità dei rating ESG da parte dei fornitori di dati (compresa la trasparenza nel metodo di calcolo e l'utilizzo di tali informazioni da parte degli investitori);
  • la qualità dei dati ESG comunicati dalle agenzie di rating del credito per la costruzione, appunto, del loro rating.

Chi fornisce dati e rating ESG

L'indagine della Commissione chiede a investitori, gestori di fondi e amministratori di benchmark informazioni su:

  1. L'utilizzo dei rating ESG: tipologia di rating utilizzato, se aggregato o per pilastri, se utilizzano metodologie proprie, ecc.
  2. La previsione di crescita dell'offerta e della domanda di rating ESG, inclusa l'individuazione degli elementi chiave che favoriscono tale crescita.
  3. Altri meccanismi per l'analisi dei fattori ESG (strategie di esclusione, criteri di valutazione qualitativa) oltre all'utilizzo del rating ESG.
  4. Il grado di fiducia dei partecipanti e le carenze riscontrate.
  5. La correlazione tra i rating ESG forniti dai data provider e la proporzionalità delle commissioni pagate per la fornitura dei loro servizi.
  6. La necessità di un maggiore intervento legislativo.

Questa nuova indagine deve essere contestualizzata tenendo conto del background del mercato. A gennaio 2021 la stessa Commissione europea ha pubblicato uno studio sui rating ESG, che ha appurato:

  • la mancanza di trasparenza nelle fonti di informazione e nei metodi di calcolo;
  • la mancanza di comparabilità e affidabilità;
  • i conflitti di interesse con altre attività dei fornitori di dati.

Parallelamente, l'ESMA ha pubblicato a marzo un documento di consultazione sulla necessità di  assoggettare i fornitori di dati ESG a un regime di vigilanza.

Cosa influenza le agenzie di rating

Un punto importante evidenziato da FinReg è che, a differenza di quanto accade con i fornitori di dati ESG, il processo di determinazione del rating delle agenzie ha un proprio quadro giuridico.

Per quanto riguarda le agenzie di rating, la Commissione chiede informazioni su:

  1. Se i rating di credito sono utilizzato nelle decisioni di investimento o, al contrario, sono ottenuti da requisiti normativi.
  2. Se le informazioni rese pubbliche sui fattori ESG per la costituzione del rating sono sufficienti o, al contrario, è necessario fornire informazioni aggiuntive.
  3. Quali sono i fattori di sostenibilità considerati dalle agenzie per la costruzione del rating.
  4. Se la divulgazione dei fattori ESG è aumentata dopo l'applicazione delle linee guida ESMA.

La stessa chiede infine il parere sulla possibilità di un maggiore intervento legislativo e, in particolare, sugli ulteriori aspetti chiave che dovrebbero essere disciplinati.

Si ricorda che nel 2020 l'ESMA ha pubblicato le linee guida sugli obblighi di informativa applicabili a tali rating. Tra le loro raccomandazioni, includono i criteri di informativa sui fattori ESG utilizzati per la costituzione del rating creditizio. Tuttavia, nell'analisi effettuata sull'applicazione di queste linee guida, l'ESMA ha concluso che i fattori ESG venivano divulgati in modo parziale e disomogeneo.