Si è svolto ieri a Milano l’incontro annuale dell’autorità con il mercato finanziario. Necessaria la tutela del risparmio e il suo incanalamento “verso il finanziamento delle attività produttive”.
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Il risparmio privato come punto d’arrivo di una serie di azioni: da un lato quella della tutela del risparmio stesso, dall’altro quella del suo “incanalamento verso il finanziamento delle attività produttive”. La centralità del risparmio è uno dei temi toccati da Paolo Savona, presidente di Consob nell’incontro con il mercato finanziario che si è tenuto ieri 25 giugno, a Milano, presso la sede di Borsa Italiana. L’appuntamento annuale è stato occasione per la celebrazione del cinquantenario della Commissione nazionale per le società e la Borsa, istituita con la L. 216/1974 dal ministero del Tesoro. Ebbene, in 50 anni la Consob ha attraversato modifiche regolamentari, crisi finanziarie, cambi di prospettiva anche lato risparmiatore.
Una sola autorità
Savona intercetta, nel suo discorso, il “processo di dematerializzazione” che coinvolge moneta e attività finanziarie e su cui richiama il tema della vigilanza (associato a una maggiore competenza in tema di cyber security). In particolare il presidente propone il superamento dell’attuale architettura istituzionale delle Autorità di vigilanza ponendo fine alla “posizione subordinata della stabilità finanziaria a quella monetaria, che ha avuto origine nel ruolo preponderante ricoperto dalle banche sul mercato del risparmio rispetto agli altri intermediari, borse valori incluse”. Questo avverrebbe con la definizione di una sola autorità di controllo anche per i depositi bancari. Tale riorganizzazione, afferma, “non preclude l’utilizzo di capacità operativa e prestigio culturale dei banchieri centrali per i compiti di stabilità, purché si svolga con la dovuta indipendenza operativa", tanto che non avrebbe impatti significativi sull’operatività delle banche “nei sistemi di pagamento, di credito e di gestione del risparmio”.
Tutela del risparmio
E proprio la tutela del risparmio, come anticipato, è tra i temi che più richiamano l’attenzione del presidente nel discorso anche in tema di criptocurrency e investimenti in economia reale. “L’attività di incanalare il risparmio interno verso l’attività reale agendo con strumenti di mercato è iscritto da tempo nell’agenda del Paese”, afferma Savona, che ne sottolinea la necessità di tutela “pari a quella riservata alla moneta e ad altri nuovi strumenti finanziari, per impedire che esso diventi variabile di aggiustamento degli squilibri creati da altri fattori”.
Nel discorso introduttivo, Savona pone l’accento sull’ancora “modesta dimensione delle contrattazioni sui mercati regolamentati”. Fanno eccezione i titoli di Stato, “che pesano per tre quarti del totale. Poiché il nostro risparmio complessivo resta abbondante e, come testimonia il saldo positivo della nostra bilancia estera economica, una parte resta inutilizzata all’interno, diviene impellente sollecitarne l’impiego in titoli di capitale rappresentativi di investimenti reali (…)”.
Promuovere la competitività del mercato dei capitali
L’appuntamento è stato occasione anche per illustrare l’aggiornamento del piano strategico al 2024, che si articola ora su due direttici: la riforma dell’autorità e la competitività del mercato dei capitali (innovazione, sostenibilità e, appunto, tutela del risparmio). In particolare, su quest’ultimo punto oltre alla necessità di promuovere l’accesso delle imprese al mercato dei capitali, emergono con forza una serie di punti che vanno in direzione dei risparmiatori (e dell’industria del gestito). Nello specifico il riferimento è alle iniziative per incentivare l’innovazione nell’industria finanziaria (fintech) tutelando gli investitori nel mercato digitale (con l’analisi degli impatti della normativa MiCAR e l’adeguamento delle norme nazionali alla luce del completamento dell’iter legislativo UE della Retail Investment Strategy).
Tra le priorità emerge anche il contrasto al greenwashing per cui, “l’Istituto intende adottare anche nuove policy e un modello di vigilanza integrata per valorizzare tutte le informazioni sui profili ESG acquisite dalle diverse funzioni della Consob”.