La Corte costituzionale si è espressa con un giudizio di piena illegittimità a proposito della Robin tax, l’imposta aggiuntiva per le aziende del settore petrolifero ed energetico, privando lo Stato di un gettito potenzialmente pari a 1 miliardo di euro l’anno. La misura era stata introdotta per decreto nel 2008 dal governo Berlusconi con l’obiettivo di contenere i cosiddetti “profitti di congiuntura” in un contesto di alti prezzi del petrolio che oggi risulta ribaltato dal crollo del greggio. La Robin tax si applica alle imprese che operano in tre settori: ricerca e coltivazione di idrocarburi; raffinazione di petrolio, produzione o commercializzazione di benzine e gas; produzione e distribuzione di energia elettrica, anche da fonti rinnovabili. Il Tesoro ha preferito non rilasciare alcuna considerazione in materia.
La Consulta boccia la Robin Tax

foto: autor olle svensson, Flickr, creative commons
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