La fiducia al governo Draghi vista dagli asset manager internazionali

Mario Draghi News
Foto: Francesco Ammendola (Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Dopo il via libera del Senato ottenuto nella giornata di mercoledì, arriva anche il sì della Camera al governo guidato da Mario Draghi che, al netto delle tensioni interne al Movimento 5 Stelle, può contare su un appoggio parlamentare tra i più estesi nella storia della Repubblica.

Il nuovo Esecutivo tecnico-politico, o prima politico e poi tecnico (non c’è consenso unanime sul punto da parte dei commentatori) incontra il favore dei mercati in primis in forza dell’autorevolezza del Primo Ministro nel panorama internazionale. Un uomo di cui si conoscono storia e meriti nel guidare l’euro al di fuori della crisi più dura della sua storia nel 2012.

L’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto

David Riley, chief investment strategist di BlueBay AM, asset manager altamente specializzato nell’investimento in debito governativo, non ha remore nel definire Mario Draghi “l’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto”.

Quella che si presenta all’Italia è, secondo Riley, “un’opportunità unica per investire per il futuro, usando gli oltre 200 miliardi di euro messi a disposizione con il Next Generation EU e il Recovery Fund”.

Da un punto di vista di esposizione agli asset italiani il chief investment strategist di BlueBay AM fa notare, però, come gran parte delle buone notizie che riguardano il nostro Paese siano già riflesse nei prezzi. “Ad aprile abbiamo acquistato BTP quando lo spread era superiore a 250 punti base, e deteniamo ancora titoli di Stato italiani, ma abbiamo ampiamente ridotto il nostro sovrappeso nel corso dell’ultima settimana circa, semplicemente perché ci sembra più simmetrico in termini di pricing. Sebbene mi aspetti un’ulteriore compressione degli spread, sulle valutazioni attuali il profilo rischio rendimento è meno convincente, a nostro avviso”, spiega.

Fonte: Macrobond Financial AB 12/02/21

Il focus in ottica di modulazione dell’esposizione complessiva all’economia italiana si sposta dunque dalle attese ai risultati su cui sarà valutato il governo Draghi. “L’approccio del nuovo governo nell’elaborare un piano e assicurarsi di spendere le risorse il prima possibile, ma anche nel modo più efficace possibile, sarà cruciale. Il nuovo Primo Ministro potrebbe dover imporre alcune riforme della pubblica amministrazione per assicurarsi che i fondi vengano investiti in maniera efficiente, ma misure di più ampio respiro sono improbabili a causa dell’eterogeneità politica del governo”, completa Riley.

Asset italiani

L’attrattività in termini relativi degli asset italiani nell’era pre-Draghi è fatta notare anche da Francesco Mantica, chief investment officer di Edmond de Rothschild in Italia. “Il Paese deve recuperare i ritardi che ha accumulato negli ultimi decenni in termini di competitività, produttività, efficienza e semplificazione fiscale e non solo. In un mercato in cui ad oggi vi è una percezione abbastanza positiva nella ripresa economica mondiale è capibile perché gli investitori abbiano trovato un’opportunità negli asset italiani che per molte ragioni negli ultimi anni hanno avuto ritorni relativi inferiori rispetto ad investimenti in altri Paesi”, analizza Mantica.

Da un punto di vista settoriale permangono secondo il CIO di Edmond de Rothschild in Italia opportunità potenziali significative. “Una ripresa sostenibile in Italia, una nuova fase di investimenti sia pubblici che privati sarebbero di supporto al settore bancario che per anni ha dovuto fronteggiare uno stock di NPL estremamente elevato che ha influito sulla redditività delle stesse”, afferma, specificando che ci troviamo all’inizio di un percorso che dipenderà da un sostegno parlamentare, ampio ma estremamente eterogeneo, a cui Draghi dovrà applicare tutte le sue doti di mediatore per salvaguardarne la tenuta.

Opportunità senza precedenti

“Le aspettative in campo politico ed economico per il nuovo Presidente del Consiglio italiano sono alte. Draghi ha l’opportunità di tracciare un percorso di crescita a lungo termine per l’Italia, oltre che di consolidare il progetto UE in un momento storico senza precedenti”, commenta Stéphane Monier, chief investment officer di Banca Lombard Odier, a conferma di come nella visione delle case di gestione internazionali la nomina del nuovo presidente del Consiglio italiano abbia risvolti che travalicano i confini nazionali.

“Le priorità di spesa strutturali per l’Italia”, prosegue, “includono tutela della salute pubblica, amministrazione, lavoro e giustizia e Draghi ha la possibilità di promuovere investimenti pubblici realmente produttivi”. In caso di risultati positivi in linea con le attese, ciò potrebbe costituire, secondo Monier, anche “una roadmap per una maggiore integrazione fiscale europea e per consolidare il progetto dell’UE”.

Più specificamente riguardo all’Italia, il chief investment officer di Banca Lombard Odier, sottolinea come l’attività economica sia ora pari all’80% del livello di pre-pandemia e come la ripresa sia ampiamente in linea con quella degli stati limitrofi.

Fonte: Lombard Odier

Verso una nuova Unione?

“Durante la crisi del debito sovrano dell’Eurozona del 2012, Draghi ha avuto bisogno del sostegno di Angela Merkel per salvare la moneta unica. La Germania è ora in fase di transizione verso una nuova leadership, con Merkel pronta a dimettersi dal suo ruolo a settembre. Questo potrebbe permettere a Draghi di far guadagnare all’Italia una posizione più centrale nella leadership strategica in Europa, in linea con l’idea del presidente francese Emmanuel Macron di dare uno stampo più federale all’Unione Europea”, afferma Monier spostando in avanti il focus temporale.

“La capacità dell’Italia in termini di riforme strutturali, prima dei cambiamenti politici attesi in Francia o in Germania”, aggiunge, “darebbe legittimità al Recovery Fund dell’UE. Questo potrebbe a sua volta avere conseguenze più durature per una integrazione fiscale dell’Unione Europea”. Resta da vedere se la leadership di Mario Draghi andrà oltre la nomina attuale.