La "magia" della capitalizzazione sul lungo termine. Un confronto tra bond e azioni

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Mathieu Stern, Unsplash

Una serie di studi pubblicati da gestori patrimoniali internazionali dimostra quanto sarebbe stato redditizio 100 anni fa un investimento di 1.000 dollari nello S&P 500, mantenuto nel tempo e con i dividendi reinvestiti. Il dato evidenzia che, sebbene i crolli del mercato possano essere spaventosi e stressanti, le azioni hanno un'enorme capacità di recupero dopo svendite massicce. Gli shock negativi, smussati nel tempo, tendono a dissiparsi. Perciò, un orizzonte temporale di lungo periodo può essere il migliore amico di un investitore. Ma funziona anche per le obbligazioni?

Pictet Wealth Management ha condotto un'analisi utilizzando come benchmark il mercato obbligazionario svizzero dal 1926. Il risultato è stato confrontato con la performance del mercato azionario svizzero dallo stesso anno, al netto dell'inflazione. Il risultato è il seguente: il rendimento medio annualizzato (geometrico) delle azioni e delle obbligazioni svizzere in valuta locale tra il 1926 e il 2021 è stato rispettivamente dell'8% e del 4,1% in termini nominali.  Scontando l'inflazione del 5,9% e 2,2%. Se ne deduce che nell'ultimo quarto di secolo, nonostante i grandi cambiamenti macroeconomici e di mercato, non c’è stato un cambio di regime in termini di rendimenti reali delle azioni e delle obbligazioni svizzere.

Così, 1.000 franchi investiti alla fine del 1925 nell'indice azionario, con una strategia buy-and-hold (reinvestendo i dividendi anno dopo anno) sarebbero cresciuti a 1,57 milioni di franchi dopo 96 anni. In questo caso bisogna tenere conto dei costi (intermediazione, ribilanciamento del portafoglio). "Anche se probabilmente erano più alti nel 1926, possiamo dedurre lo 0,5% all'anno. Questo ci permette di ottenere quasi 1 milione di franchi svizzeri nel 2021. Questo dimostra che la pazienza è una virtù", sottolineano.

Ma per il reddito fisso le cose sono diverse. Le obbligazioni svizzere mostrano una volatilità del 3,6% in questi 96 anni, rispetto al 20% delle azioni svizzere, con una volatilità da picco a picco del 4%, rispetto al 34% delle azioni. In conclusione, i rendimenti delle obbligazioni sono stati circa la metà di quelli delle azioni. In media, il 4,1% dal 1926, contro l'8% delle azioni svizzere. Questo è stato il caso, almeno nel mercato svizzero.

Fonte: Pictet Wealth Management