La raccolta delle reti corre nei nove mesi (con masse più che raddoppiate nel gestito)

multiasset, bilanciati
Isabella and Zsa Fischer, Unsplash

Cresce la raccolta netta delle reti nei primi nove mesi dell’anno, e raggiunge quota 40,9 miliardi di euro, con un incremento dei volumi del 32,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il dato diffuso da Assoreti evidenzia come, a trainare la raccolta sia ancora una volta il comparto del risparmio gestito, con masse per 30,5 miliardi, più che raddoppiate su base annua (+115,8% anno su anno). Per quanto riguarda la componente amministrata, i volumi di raccolta sono positivi per 10,4 miliardi, seppure in contrazione del 38% sul 2020.

Il terzo trimestre ha apportato quasi il 30% della raccolta, con movimentazioni nette per 12,2 miliardi tra luglio e settembre (+42,7% rispetto al terzo trimestre 2020). Resta solida la propensione all’investimento nel risparmio gestito, che attira risorse per 9,5 miliardi, pari al 78,5% della raccolta totale e in crescita dell’80,9% anno su anno, mentre il bilancio complessivo su strumenti finanziari amministrati e depositi è positivo per 2,6 miliardi, risultando così in flessione (-19,4% anno su anno).

Il patrimonio a settembre

Il patrimonio delle reti, a fine settembre, arriva a toccare 757 miliardi, con un incremento del 20,1% rispetto a settembre 2020 che vede, al contempo, una crescita del 20,7% per la componente gestita del portafoglio (a 534 miliardi); del 26,4% per la componente degli strumenti finanziarti amministrati (104,8 miliardi); mentre la liquidità cresce del 12,6% (118,5 miliardi).

Sale anche il numero dei clienti delle reti: +214 mila da gennaio a settembre, portando a 4,8 milioni il totale dei risparmiatori che si affidano ai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede.  “Le competenze delle reti e il ruolo che l’industria sta assumendo nel tempo, con performance costantemente positive, rientra in un capitolo portante del nuovo corso del risparmio che è sempre più orientato alla progettualità”, dichiara Paolo Molesini, presidente di Assoreti. Secondo Molesini la crescita a cui si è assistito nei primi nove mesi del 2021 viaggia parallela alla domanda di consulenza da parte degli italiani, “il che è sinonimo di un servizio pienamente coincidente con le aspettative dei clienti e del sistema Paese. Questo connubio, fatto di competenze all’avanguardia, continuo aggiornamento dei consulenti e fiducia, traduce gli effetti di un’industria che sarà sempre più hub di innovazione sostenibile”.

Risparmio gestito

La dinamica di crescita dei volumi di raccolta sulla componente gestita coinvolge tutte le macro-famiglie di prodotto/servizio risultando più robusta nell’osservazione degli organismi di investimento collettivo del risparmio. Le sottoscrizioni nette in OICR aumentano del 161,6% anno su anno, e raggiungono 12,1 miliardi, concentrandosi in maniera particolarmente rilevante sui fondi comuni aperti di diritto estero; nel solo terzo trimestre la raccolta netta ammonta a 3,8 (+82,7% anno su anno).

Bilancio positivo per 5,2 miliardi (+93,1%) anche per le gestioni individuali che, tra luglio e settembre, hanno raccolto 1,4 miliardi, in flessione rispetto ai due trimestri precedenti ma in crescita del 57,5% su settembre dello scorso anno. I versamenti netti effettuati sui prodotti assicurativi/previdenziali ammontano a 13,2 miliardi (+93,8% a/a); nei tre mesi estivi i premi netti valgono 4,3 miliardi (+88,3% a/a).

Risparmio amministrato

Nei primi nove mesi la raccolta in titoli è pari a 2,6 miliardi, in calo del 67,6% su settembre 2020, mentre vira in negativo il bilancio del terzo trimestre (-343 milioni). Da gennaio il flusso netto di liquidità si attesta a 7,8 miliardi con una flessione dell’11,7%; tra luglio e settembre il risparmio confluito su conti correnti e depositi è pari a 3 miliardi.

Fonte Assoreti.