Raggiungere gli obiettivi climatici e in particolare il target di emissioni nette zero entro il 2050, tracciato dall’Accordo di Parigi, è forse la principale sfida a cui le imprese dovranno rispondere nell’immediato futuro. Sappiamo, tuttavia, che integrare la sostenibilità all’interno dei propri business o investimenti può non essere semplice, specialmente in un contesto economico complicato come quello attuale. Eppure la sostenibilità è forse l’unica bussola da tenere a mente per orientare le proprie scelte di investimento. Questo non solo per la normativa, che sembra farsi più stringente a riguardo anno dopo anno, ma anche per i significativi incentivi in atto a livello politico e fiscale. Della ricerca di sostenibilità all’interno dei portafogli corporate bond abbiamo discusso nella prima parte della nostra prima tavola rotonda del 2023.
I commenti sono relativi al contesto del 14 febbraio 2023.
La rivincita dei corporate bond ESG

Se si pensa alla dimensione del mercato obbligazionario è ancora più evidente la portata dell’impatto che un riorientamento di capitali verso il fixed income con approccio sostenibile può comportare nel lungo periodo. In questo senso una rigida attività di analisi risulta fondamentale. “Il passo verso un'economia circolare, inclusiva, snella e pulita si sta facendo sempre più veloce e questo avrà implicazioni importanti sui i mercati finanziari”, commenta Erika Wranegard, Lead portfolio manager, Sustainable Investment, Lombard Odier Investment Managers. “Storicamente l'approccio alla decarbonizzazione si concretizzava sottopesando nei portafogli le aziende con elevate emissioni a favore di quelle con minore impatto ambientale”, aggiunge, sottolineando che tale approccio “comporta però due criticità: espone gli investitori a bias settoriali e contribuisce poco, se non affatto, alla decarbonizzazione dell’economia reale. Lombard Odier ha sviluppato una solida expertise in ambito di sostenibilità: abbiamo un team di ricerca interno dedicato allo studio dei rischi della transizione, ma anche analisti geospaziali per studiare gli effetti materiali dei rischi legati al cambiamento climatico. La nostra metodologia è sottoposta ad una peer-review dell'Università di Oxford che analizza l'aumento implicito della temperatura delle diverse aziende e valuta se stiano realmente decarbonizzando in linea con l'Accordo di Parigi. Siamo in grado di effettuare questa analisi su circa 10.000 società, questo ci consente di costruire un'offerta di prodotti core e high convinction, sia in ambito azionario che obbligazionario”.
1/4Negli ultimi tempi, in generale, gli investimenti fixed income ESG hanno mostrato una certa resilienza alle diverse fasi di mercato e a inizio 2023, sono stati supportati da rendimenti più che interessanti. “Sembra essere un anno interessante per le strategie obbligazionarie, soprattutto perché registriamo yield to maturity che non si vedevano da tempo e contestualmente ci sono ottimi presupposti per assistere ad un miglioramento del quadro inflattivo”, sostiene Rossana Brambilla, head of Multi Asset, Multi Manager and Responsible Investing, Sella SGR. Per quanto riguarda il fattore decarbonizzazione “è chiaro che c'è una forte determinazione a migliorare rapidamente il sistema. Negli ultimi anni la spinta normativa a questo proposito ha inciso molto grazie anche al forte coinvolgimento del sistema finanziario. Le aziende che si attivano per allinearsi al target Net Zero avranno probabilmente un vantaggio competitivo anche relativamente all’accesso ai mercati dei capitali. In generale l'offerta dei cosiddetti prodotti Paris-aligned è aumentata molto, a partire dal comparto azionario ma ora anche per le obbligazioni”, aggiunge Brambilla, evidenziando che nel caso della gestione passiva “è più semplice conoscere la metodologia poiché strettamente vincolata dalle specifiche indicazioni date dal regolatore, mentre per la gestione attiva occorre prima definire la serietà e bontà del processo. Per decidere e selezionare le migliori strategie si considerano anche i tradizionali parametri di rischio e rendimento”.
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“Per quanto riguarda il reddito fisso, guardiamo con interesse questa asset class dato che abbiamo iniziato l'anno con rendimenti decisamente più elevati rispetto all'inizio del 2022”, conferma Alessandro Greppi, Unit Linked and Pension Funds portfolio manager, Zurich Investments Life. “L’asset class sembra prezzata piuttosto correttamente e riteniamo che l’evoluzione dell'inflazione potrebbe offrire la possibilità di avere rendimenti corretti per l'inflazione positivi entro la fine dell'anno”, aggiunge. Quanto al mondo ESG, spiega: “In generale stiamo passando a portafogli decarbonizzati, senza abbandonare il nostro approccio tradizionale. Quindi ci stiamo concentrando sul reddito fisso come asset class, applicando un'ulteriore analisi dal punto di vista ambientale. Analizziamo la storia delle aziende che hanno una chiara strategia di decarbonizzazione, cerchiamo di capire come stanno cambiando i propri modelli di business e quanto è forte il loro impegno. Cerchiamo anche di misurare i risultati ottenuti nell'attuazione di tali strategie. Mettendo insieme questi elementi, siamo in grado di identificare non solo il valore delle obbligazioni, ma anche quello delle società che stanno ottenendo risultati positivi rispetto alla transizione verso il Net Zero”.
3/4Un cauto approccio alla selezione dei prodotti più sostenibili sembra essere una costante per molte società di investimento. Come sottolinea Roberta Rudelli, head of fund selection, Unicredit: “Stiamo gradualmente ampliando la nostra offerta con soluzioni Climate Transition e Paris-aligned, ma stiamo ancora puntando anche sulle soluzioni tradizionali. Nelle soluzioni gestite internamente, la transizione verso indici più sostenibili avverrà in modo graduale, sia per gestire al meglio i tracking error che si presentano passando da strumenti tradizionali a prodotti ESG, sia perché da parte dei clienti non vi è ancora una forte domanda. Credo inoltre sia più semplice per l'investitore finale capire le implicazioni dell'inquinamento climatico di un'azione piuttosto che di un bond perché, mentre la relazione titolo azionario-economia reale è diretta, nel caso di un finanziamento tramite obbligazioni la connessione sembra meno evidente”. Per questo, secondo Rudelli “sicuramente dobbiamo educare maggiormente i nostri clienti a capire che la sostenibilità e la decarbonizzazione possono essere raggiunti anche attraverso soluzioni a reddito fisso con gliasset manager che possono lavorare insieme alle aziende per suggerire cambiamenti e supportarle nella transizione. Ci vorrà ancora del tempo, ecco perché continuiamo a coprire l'intero universo di investimenti, però credo che il futuro degli investimenti riguarderà soluzioni completamente sostenibili”.
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