La rivincita dei temi sociali negli investimenti ESG

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Gli investimenti ESG sono stati sempre associati quasi esclusivamente a prodotti focalizzati su tematiche ambientali, ma la pandemia da Covid-19 ha posto l’attenzione su questioni sociali, finora spesso trascurate, come per esempio le disuguaglianze, una sanità accessibile a tutti o la necessità di infrastrutture efficienti. Questo ha fatto aprire gli occhi agli investitori, che hanno cominciato a dare maggior peso a questi temi, puntando a dare un importante contributo alla collettività. Ciò si è tradotto, da un lato in un maggiore interesse verso tutti gli stakeholder delle società, dall’altro in vero e proprio impact investing.

Greenwich Associates, in collaborazione con BNP Paribas Asset Management ha condotto un sondaggio sugli investimenti sostenibili tra gli investitori istituzionali europei, da cui è emerso che il 79% degli intervistati ha evidenziato una correlazione positiva tra il fattore S e buone performance, oltre ad un ottimo controllo di rischio. Tuttavia permane il problema nel ricercare delle metriche comuni per identificare il criterio sociale all’interno degli investimenti. BNP Paribas AM ha deciso di focalizzarsi su tali questioni principalmente attraverso due strategie: una azionaria, “inclusive growth” e l’altra che si concentra sui social bond, che verrà presto lanciata.

“Basti guardare all’Italia con il suo piano di rilancio e si può intuire come i governi stiano lavorando a favore di una crescita inclusiva e di qualità, di conseguenza il mercato sta sviluppando prodotti che rispondono a tali esigenze e che si concentrano su tematiche sociali”, commenta Ramon Esteruelas, senior Investment Specialist Global & Thematic Equities di BNP Paribas AM. L’input politico non è l’unica motivazione alla base della crescita di prodotti sulla dimensione sociale. “Cogliere opportunità dietro a questi trend consente inoltre di diversificare e ottenere rendimenti interessanti, al di là del valore extra-finanziario”, aggiunge l’esperto.  

Le strategie focalizzate su obiettivi sociali nascono con una chiara definizione dei risultati, per questo l’impatto positivo riesce a tradursi più facilmente in cifre. “Sono diversi gli strumenti a disposizione per investire sugli aspetti sociali”, fa notare Emilio Pastore, head of Finance and Treasury di HDI Assicurazioni. Dai social impact fund, che danno la possibilità di investire in società particolarmente attive nel sociale, a quelli che hanno particolari impegni di rendicontazione per trasformare concretamente gli obiettivi di investimento. “Noi ci stiamo focalizzando ora sulle infrastrutture sociali, pensate per l’interesse collettivo, cioè per lo sviluppo di scuole, università o ospedali, abbiamo investito poi nel mercato primario dei social bond, mentre nell’ambito dei fondi ad impatto abbiamo stretto una partnership con Oltre Venture e per altre siamo in due diligence”, dichiara il manager.

Durante il 2020 lo sforzo di Banca Generali, coadiuvata da MainStreet Partners, è stato indirizzato ad ampliare l’offerta di strategie sostenibili presenti sulla sua piattaforma raggiungendo l’attuale presenza di più di 230 strategie al fine di offrire una maggior diversificazione a livello di singole asset class, avere una maggiore copertura di SDGs e di temi legati alla sostenibilità con un focus ai temi sociali, dichiara Andrea Florio, head of Market Intelligence di Banca Generali.

Il fund selector sostiene che a fronte della più grande rivoluzione in termini di abitudini degli ultimi secoli, come ad esempio lo smart working, la sfera sociale sta rappresentando una componente sempre più importante dei portafogli sostenibili. Tuttavia, purtroppo al momento le strategie legati a temi sociali rimangono limitate e Banca Generali continuamente monitora il mercato al fine di integrare l’offerta il più possibile. “Ci attendiamo comunque una forte crescita nel numero di queste strategie nei prossimi 12/18 mesi”, conclude il fund selector.