Le domande da porsi per capire se il proprio portafoglio è pronto per il nuovo decennio

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Salvatore Ventura, Unsplash

Dopo la crisi economica generata dalla pandemia di Covid-19, il nuovo decennio è iniziato intraprendendo un nuovo ciclo economico. Tuttavia sia lo scenario che le valutazioni sono cambiati profondamente. Di conseguenza, la ricetta per costruire i portafogli deve essere aggiornata ai tempi mutati. Sono diversi i nuovi fattori che possono mettere alla prova i portafogli degli investitori. 

1. L'era dell'attivismo fiscale

Una delle principali differenze rispetto alla crisi del 2008 è stata la risposta di Governi e Banche centrali, che hanno messo in campo un sostegno monetario senza precedenti, sia in termini di rapidità che di dimensioni, per aiutare l'economia a superare la tempesta. Thushka Maharaj, global multi-asset strategist di J.P. Morgan AM, è chiaro in merito: l'era dell'austerità fiscale è finita. L'esperto prevede, invece, un periodo che definisce di attivismo fiscale. "Abbiamo visto come i mercati e gli investitori siano disposti ad accettare livelli di debito più elevati nei paesi e nelle aziende", dice. Alla fine, la politica monetaria e fiscale andrà nella stessa direzione.

Dal punto di vista di Maharaj, questo ha poche implicazioni per la crescita al di là di una piccola spinta ciclica come punto di partenza. L'aspetto su cui dobbiamo vigilare è l'inflazione. Il rischio di aumento dei prezzi non è a breve termine, ma sul medio periodo. 

2. Un nuovo ruolo per i bond governativi? 

E il punto precedente fa sorgere una domanda: quale ruolo attribuire ai titoli di Stato in portafoglio? Per Maharaj, hanno ancora un ruolo, ma è mutato. Dall'offrire protezione e reddito, alla sola protezione. "La diversificazione in tempi di rischio è ancora prevista, ma ha un costo più elevato", dice.

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Stiamo entrando in questo nuovo ciclo in una posizione ancora più complessa rispetto al 2009. Come si può vedere nel grafico precedente, anche in quell'anno ci si sarebbe potuti rifugiare in titoli di Stato decennali e si sarebbe potuto ottenere un ritorno decente. Oggi al contrario ci si espone ad una perdita di capitale a 10 anni. La parte lunga della curva è particolarmente messa in questione, dove sono attesi rendimenti sul lungo termine anche inferiori a quelli offerti dalla liquidità.

Di fronte al calo del contributo positivo dei titoli di Stato, le obbligazioni societarie acquistano una nuova rilevanza. "Vediamo il credito come una classe di attività per ogni scenario. Il debito investment grade si sta posizionando come sostituto della durata, mentre l'alto rendimento offre un rapporto Sharpe più alto rispetto alle azioni", sostiene Maharaj.

3. La fine dell'eccezionalità degli Stati Uniti?

Un altro dei grandi cambiamenti del nuovo decennio è che potremmo assistere all'inizio della fine dell'eccezionalità degli USA. Questo non significa che si preveda un collasso del Paese, ma potrebbe essere giunto il momento di altre aree rimaste indietro. Esiste una correlazione tra il differenziale della crescita degli Stati Uniti e il resto del mondo e la forza del dollaro USA. E, come si può vedere nel grafico sottostante, se tale relazione viene mantenuta, allora il biglietto verde starebbe intraprendendo una tendenza secolare negativa.

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Questo punto è ancora oggetto di discussioni, anche se nel 2020 abbiamo assistito a dei movimenti nel mercato che invitano a pensare che sia possibile. Come ricorda Vincent Juvyns, strategist del mercato globale, il dollaro, considerato tradizionalmente un bene rifugio, ha attraversato periodi di elevata volatilità nel 2020. Quindi può essere un segnale di questo cambiamento di tendenza.

4. Il green è la nuova tecnologia

La prossima 'disruption' non sarà tecnologica, ma verde. I principali Governi hanno chiarito che la ripresa economica comporterà necessariamente una transizione ecologica. Non si tratta di ricostruire, ma di ridefinire e adattarsi alla nuova economia. E se questo è il modo in cui il denaro si muoverà, è qualcosa di cui l'investitore deve essere consapevole. Perché ci saranno nuovi vincitori e vinti. Dal punto di vista geografico, ad esempio, l'Europa è all'avanguardia in materia di clima e che sta creando le proprie opportunità di investimento. "Forse il verde è la nuova tecnologia", dice Juvyns.

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Nella fase di transizione, la disruption ecologica potrebbe portare dei 'dolori' (economici) a breve termine in cambio di un beneficio a lungo termine. Detto questo, Juvyns stima che l'impatto positivo degli stimoli fiscali sarà sufficiente a compensare il costo di questo cambiamento sul PIL. 

5. Quale ruolo assegnare gli alternativi?

È stato un periodo buio per i fondi alternativi, che hanno perso il favore degli investitori dopo diversi episodi deludenti sui mercati. Ma per il team di J.P. Morgan AM, gli alternativi e il credito saranno le grandi sorprese del prossimo decennio. Sorca Kelly-Scholte, Head of EMEA Pensions Solutions & Advisory, prevede che queste due asset class rivestiranno una funzione centrale dei portafogli.

"Offrono alpha, reddito e diversificazione", sostiene. Ma per spremere il succo degli alternativi, l'asset class non deve più essere considerata come omogenea. Questa generazione di alpha proviene da fondi di capitale di rischio, che hanno una prospettiva di rendimento migliore di quella dei mercati quotati. Il reddito, invece, proverrà dai fondi per le infrastrutture. Mentre la diversificazione è garantita dalle strategie hedge fund, con accesso ad aree diverse dai mercati pubblici. "Non si tratta solo di aumentare un'assegnazione marginale e generica agli alternativi, ma di pensare davvero a come capitalizzare queste opzioni", insiste.