Le principali fonti di alpha del Nordea 1 – Emerging Market Bond

OS Fisher, Flickr, Creative Commons
OS Fisher, Flickr, Creative Commons

Nel 2017 il debito emergente in hard currency ha offerto interessanti opportunità di investimento. Il Nordea 1 – Emerging Market Bond, che si è aggiudicato il rating Consistente 2018, investe prevalentemente in obbligazioni governative dei Paesi emergenti e in bond semi-governativi di emittenti con storie di credito stabili o in miglioramento. Il comparto mira ad offrire una performance superiore al rendimento medio dei mercati obbligazionari emergenti, unitamente alla protezione del capitale investito.

L’America Latina, i mercati frontiera e l’Ucraina sono state le principali fonti di alpha del 2017. “Abbiamo trovato le migliori opportunità in America Latina, in particolare in Argentina, Brasile e Messico. Inoltre, la ripresa economica, le riforme e il supporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno creato nuove interessanti opportunità nei mercati frontiera e in Ucraina”.

Processo di selezione dei titoli

Il processo di selezione degli strumenti obbligazionari, che si concentra sugli emittenti governativi, quasi-governativi e corporate, si fonda su un’analisi integrata bottom-up che consente di identificare società di qualità in grado di offrire un elevato potenziale di rivalutazione nel lungo termine. Il processo di investimento si fonda soprattutto sulla ricerca, che consente al team di gestione di determinare la propensione al rischio a livello globale e di sviluppare una specifica view sui singoli Paesi sulla base degli input degli economisti regionali e di un modello proprietario di analisi dei rating governativi. Il posizionamento finale è determinato dall’incorporazione della propensione al rischio, della valutazione interna sui rating sovrani e dell’analisi approfondita delle opportunità offerte dal comparto hard currency di ciascun Paese.

Come cambia l’asset allocation nel 2018?

A livello geografico, l’America Latina e i mercati di frontiera rimangono le principali aree di investimento. “In Messico, troviamo valore in molti settori ed emittenti, ma continuiamo a monitorare da vicino una possibile volatilità legata ad accordi commerciali e alle prossime elezioni presidenziali di luglio. In Argentina, invece, le valutazioni potrebbero dipendere dalla capacità del Paese di mantenere il suo momentum positivo e di proseguire con le riforme fiscali. In Brasile, la ripresa economica dovrebbe diventare più tangibile nel 2018. In questo senso, il risultato delle elezioni è un elemento chiave poiché darà maggiore chiarezza sull’impegno del Paese nel proseguire con le riforme strutturali: stabilizzazione del debito, riforme del sistema pensionistico e l’attuazione di politiche di facilitazione degli scambi per favorire gli investimenti”, spiega il team di gestione.

Per quanto riguarda i mercati di frontiera, alcuni Paesi come Ecuador, Angola, Ghana, Iraq e Mongolia stanno mostrando un miglioramento dei loro profili di credito. “In questi Paesi, preferiamo le emissioni con una scadenza a 5-7 anni. Tali titoli presentano spread interessanti e una maggiore visibilità sulla solvibilità degli emittenti, a prescindere da fattori di rischio idiosincratici o di mercato”.

Gestione del rischio

Il comparto può utilizzare strumenti derivati ai fini di un'efficiente gestione di portafoglio o allo scopo di ridurre il rischio e/o di generare capitale o reddito aggiuntivo. In ogni caso, “il rischio relativo e il rendimento all’interno del portafoglio derivano da storie di credito idiosincratiche e non da scommesse in termini di duration”, concludono gli esperti.