La crescente concentrazione degli investimenti nelle grandi società tecnologiche è oggi uno dei temi più rilevanti sui mercati globali. Negli Stati Uniti, i dieci principali titoli tech rappresentano circa il 40% della capitalizzazione dell’S&P 500, un livello che alimenta interrogativi sulla tenuta di un sistema finanziario così sbilanciato. Come osserva Alex Tedder, portfolio manager & CIO (Equities) di Schroders, la concentrazione non è di per sé un fenomeno negativo: ogni grande ciclo di innovazione del passato ha attraversato fasi in cui pochi leader hanno attirato la maggior parte dei capitali. “A differenza delle fasi precedenti, l'attuale ondata di innovazione guidata dalla tecnologia è composta da più cicli di innovazione, di cui il più recente (e il più rapido) è evidente nel campo dei modelli linguistici di grandi dimensioni, noti anche come IA generativa”, spiega.
Le possibili implicazioni della concentrazione dell'investimento in big tech

Foto Rock'n Roll Monkey (Unsplash)
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