Dal prossimo anno il rendimento dei fondi pensione salirà di 9 punti percentuali passando così dall’11% al 20%.
Dal prossimo anno il rendimento dei fondi pensione salirà di 9 punti percentuali passando così dall’11% al 20%. Lo si legge in una bozza della legge di Stabilità. Sale inoltre al 17% dall’11% il prelievo sui redditi derivanti dalla rivalutazione dei fondi per il trattamento di fine rapporto. In particolare, dando uno sguardo alle bozze che stanno circolando, i 3,6 miliardi di euro di coperture che dovranno arrivare dalla tassazione sulle rendite finanziarie deriveranno per 2,6 miliardi dalle misure già inserite nel decreto Irpef dello scorso aprile (che ha portato dal 20 al 26% l’aliquota applicata a prodotti di investimento, conti correnti e depositi postali) e per oltre 1 miliardo dal ritocco in alto, per l’appunto, della pressione sulle fondazione bancarie e sui rendimenti della previdenza complementare.
In particolare, secondo le bozze le Casse di previdenza professionali vedrebbero il prelievo salire dal 20 al 26% e il “secondo pilastro” (fondi pensione aperti o chiusi) subirebbe un incremento dall’11 al 20%. E ancora, in base a quanto scrive Il Sole 24 Ore, anche le polizze vita, oggi esenti dall’Irpef per gli eredi, saranno sottoposte a una tassazione del 26%. L’agenzia Public Policy fa sapere inoltre che anche il TFR in busta paga, introdotto “in via sperimentale dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018” per “i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici e i lavoratori del settore agricolo” che ne facciano richiesta, sarebbe soggetto all’aliquota ordinaria e non alla tassazione agevolata prevista attualmente.