Secondo il Global Wealth Report 2022 di Credit Suisse, l'1% più ricco del mondo ha aumentato la propria quota di ricchezza globale per il secondo anno consecutivo, raggiungendo il 45,6 per cento.
Unisciti a FundsPeople, la community con oltre 200.000 professionisti dell'asset management. Accedi a tutti i nostri servizi esclusivi: newsletter giornaliera, breaking news, archivio riviste mensili, speciali e libri.
Nei primi mesi della pandemia, molti economisti hanno avvertito che nel momento in cui si fosse verificata una ripresa, questa non sarebbe stata uguale per tutti. Due anni e mezzo dopo il confino globale che ci ha lasciati tutti a casa per diversi mesi, è ora possibile misurare l'impatto che questo periodo pandemico ha avuto sulla distribuzione della ricchezza globale. E sì, è successo come ci si aspettava, dato che la disuguaglianza è aumentata.
Questa è una delle conclusioni del Global Wealth Report 2022, giunto alla 13a edizione, realizzato da Credit Suisse. Secondo i suoi dati, la ricchezza globale aggregata ammontava a 463,6 trilioni di dollari nel 2021, il 9,8% in più rispetto all'anno precedente, mentre la ricchezza per adulto è aumentata dell'8,4%, raggiungendo gli 87.489 dollari alla fine dell'anno.
Europa fanalino di coda
Ma questa crescita non è stata uguale per tutte le aree geografiche e i gruppi di popolazione. A livello geografico, il Nord America e la Cina hanno registrato i tassi di crescita più elevati (circa il 15% ciascuno), mentre la crescita dell'1,5% dell'Europa è stata di gran lunga la più bassa di tutte le regioni. Così il Nord America rappresenta poco più della metà della ricchezza totale del mondo e la Cina un altro quarto. Al contrario, l'Africa, l'Europa, l'India e l'America Latina insieme hanno rappresentato solo l'11,1% della crescita della ricchezza globale.
In termini di gruppi di popolazione, la sintesi è che sono stati i più ricchi a incrementare maggiormente la loro ricchezza, sostenuti anche dalla forte performance dei mercati finanziari a cui hanno accesso più naturalmente di altri segmenti della popolazione. "Quando gli asset finanziari crescono, c'è una maggiore concentrazione di ricchezza finanziaria e questo aumenta la disuguaglianza, come si vede nel coefficiente Gini", ha spiegato Nannette Hechler-Fayd'herbe, Chief Investment Officer della regione EMEA e Global Head of Economics & Research di Credit Suisse durante la conferenza stampa di presentazione del report.
Di fatti, la percentuale di ricchezza detenuta dall'1% più ricco del mondo è aumentata per il secondo anno consecutivo, raggiungendo il 45,6% nel 2021, rispetto al 43,9% del 2019. Il numero di individui con un patrimonio netto molto elevato (UHNWI), invece, è aumentato a un ritmo molto più veloce, con il 21% dei nuovi membri nel 2021.
La situazione in Italia
Questo a livello globale, ma quali sono le cifre per l’Italia? La banca svizzera fornisce i dati dell’Italia insieme a quelli raccolti in Spagna e Grecia. In particolare, si calcola che la ricchezza per adulto in Italia era di 231.323 dollari, con un aumento medio nel periodo 2000-2021 del 3,1%. Il dato è inferiore a quello registrato in Spagna (+5,2%) ma superiore a quello greco del 2 per cento.
Il rapporto evidenzia anche che la disuguaglianza di ricchezza è aumentata in Italia e in Spagna, anche se in misura minore rispetto ad altri Paesi del Nord Europa. In particolare, è aumentato in Italia e Spagna, passando da una media di 62,9 nel 2000 a 68,2 nel 2021. Questi livelli sono alti, ma ben lontani dai 70 che la banca svizzera ha fissato come livello in cui è possibile parlare di un livello di allerta superiore.