Secondo il co-gestore dello Schroder ISF Euro Corporate Bond, le banche sono molto più conservative, il capitale è più elevato, la liquidità strettamente regolamentata e le banche centrali sono pronte a reagire, vista l'esperienza maturata nel 2008.
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Il fondo Schroder ISF Euro Corporate Bond, che ha ottenuto il rating FundsPeople 2023, è classificato come articolo 8 e punta a fornire reddito e crescita del capitale al di sopra dell'indice ICE Bank of America Merrill Lynch Euro Corporate, in un periodo compreso tra tre e cinque anni. Lo fa investendo in obbligazioni denominate in euro emesse da società di tutto il mondo. Attraverso il loro processo di investimento, il team di gestione mira a fornire un alfa costante, creando un portafoglio gestito attivamente a partire da temi d'investimento multipli e diversificati.
"Cerchiamo di identificare ampi temi d'investimento che forniscano un contesto lungimirante per la nostra analisi del credito. Prendiamo in considerazione i molteplici fattori che influenzano i modelli di business e le catene di approvvigionamento delle società per costruire un portafoglio diversificato per temi e orizzonti temporali", spiega a FundsPeople Daniel Loesche, European fixed income investment director di Schroders e uno dei co-gestori del fondo.
Nella loro analisi, combinano le tendenze ambientali e sociali con altre tendenze secolari esterne non finanziarie. "Operiamo in un quadro globale integrato. I nostri oltre 40 analisti del credito lavorano insieme per comprendere la catena di approvvigionamento e le relazioni di reddito tra i vari settori. Collaborano con la vasta rete di specialisti in investimenti di Schroders per contribuire a generare e sviluppare idee. Sono inoltre in stretto contatto con il team degli Investimenti sostenibili per garantire che i fattori ESG siano pienamente integrati nei nostri portafogli", spiega.
Le ultime modifiche al portafoglio
L'obiettivo è quello di ottenere la maggior parte del rendimento attraverso la selezione dei titoli di credito e di affidarsi molto meno ai beta legati all'analisi macro e top-down, ai settori, ai rating e alla propensione alla duration. "Il portafoglio è ben bilanciato. È sovrappesato nei servizi finanziari, nel settore immobiliare, nei trasporti e nei media. D'altro canto, è in sottopeso nei beni di consumo, nella sanità, nelle telecomunicazioni e nell'auto, poiché temiamo gli effetti di secondo ordine della crisi del costo della vita. Allo stesso tempo, stiamo individuando modelli di business che beneficiano di tassi di interesse più elevati o che mostrano una certa resistenza all'inflazione. Ci piacciono anche gli asset infrastrutturali di rilevanza sistemica e le società che supportano la transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio", afferma.
Negli ultimi mesi hanno ridotto l'esposizione al debito finanziario e immobiliare senior e subordinato. Hanno inoltre ridotto il sottopeso sul settore automobilistico e aumentato la liquidità acquistando obbligazioni sovrane tedesche. Hanno ridotto la duration degli spread e aumentato leggermente quella dei tassi d'interesse rispetto al benchmark.
View di mercato
Il 2023 è stato un anno caratterizzato da un rinnovato interesse per il debito, dopo anni in cui i bassi rendimenti avevano scoraggiato gli investimenti in questa asset class. "Il credito offre agli investitori un buon livello di valore, sia in termini di flussi di reddito che di potenziale di rendimento interessante". Detto questo, Loesche riconosce che i mercati rimarranno probabilmente volatili.
"La fiducia nel settore bancario è stata chiaramente scossa. Tuttavia, il rischio di una crisi delle banche europee è relativamente basso. La situazione del settore bancario è molto diversa e molto meno grave rispetto alla crisi finanziaria del 2008. Le banche sono molto più prudenti, il capitale è più elevato rispetto al 2008, la liquidità è strettamente regolamentata e le banche centrali sono in una posizione migliore per rispondere, data la loro esperienza dal 2008".
Lo stress del settore bancario ha ulteriormente inasprito le condizioni finanziarie. Pur intravedendo la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi nell'eurozona e negli Stati Uniti per ridurre l'inflazione di fondo, il gestore ritiene che ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo di rialzi, con un'enorme stretta finanziaria che, a suo avviso, è già prezzata nel mercato del credito.
"Nel complesso, il credito sembra continuare a offrire un'interessante remunerazione del rischio, in quanto i fondamentali societari appaiono complessivamente solidi e il ciclo dei tassi di default dovrebbe moderarsi. La dispersione del mercato sembra essere a livelli sani, fornendo terreno fertile per gli investitori attivi. La selezione degli emittenti obbligazionari sarà fondamentale", conclude il gestore di Schroders.