Lombardo (Assogestioni): "E adesso miglioriamo il regime fiscale"

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Con oltre 29 miliardi di euro di raccolta netta e 1391 miliardi di patrimonio, l'industria del risparmio gestito chiude i primi mesi del 2014 con nuovi importanti record. È qunto si apprende dalla mappa trimestrale pubblicata ieri da Assogestioni.

"Un traguardo che deve diventare stimolo per il settore che ha di fronte a sé delle sfide storiche che non può e non deve mancare" commenta Giordano Lombardo, presidente di Assogestioni, invitando tutti gli attori coinvolti a dedicare energie per "disegnare un'industria che serva agli investitori non per una stagione ma per tutta la vita". Proprio per questo Lombardo è convinto che sia il momento giusto per agire sul fronte della tassazione che dal prossimo primo luglio registrerà nuovi aumenti.

"Ritengo sia necessario rivedere il quadro complessivo della tassazione sui proventi del risparmio. Dal prossimo mese di luglio, purtroppo, aumenteranno le disparità di trattamento tra gli strumenti, con un allargamento importante della forchetta già oggi esistente tra titoli di Stato e altre forme di investimento" spiega il presidente Assogestioni. "Questa situazione rischia di trasformarsi in una sorta di arbitraggio fiscale che non garantisce una corretta allocazione dello stock di ricchezza".

"Inoltre", continua Lombardo, "questo regime fiscale non incentiva gli investimenti di lungo periodo e non considera il risparmio come una risorsa da investire nel Paese. Il mio auspicio è che il governo prenda delle misure a sostegno dei comportamenti virtuosi dei risparmiatori".

Come ad esempio una rimodulazione nel tempo del prelievo fiscale che porti ad un dimezzamento della tassazione al 26% dopo 5 anni e ad un azzeramento dopo 10 anni di investimento. Un passaggio che aprirebbe più facilmente le porte anche ad una canalizzazione di parte del risparmio verso le aziende e l'economia reale.