Tenani (Schroders): "Siamo riusciti a penetrare maggiormente nel canale istituzionale"

Tenani
Immagine ceduta

L’anno scorso i mercati hanno ottenuto delle buone performance su quasi tutte le asset class, sia azionarie che obbligazionarie, caratterizzati da una modesta volatilità che ha permesso al risparmiatore di portare a casa dei buoni rendimenti. “Immaginiamo che da qui in avanti ci saranno diversi cambiamenti strutturali sui mercati globali. Abbiamo già avuto qualche avvisaglia nel primo trimestre”, spiega Luca Tenani, country head Italy di Schroders. “I mercati sono ancora caratterizzati da un contesto di crescita economica stabile, anche se un aumento dei tassi e la riduzione della liquidità da parte di alcune Banche centrali dovrebbero generare un incremento strutturale della volatilità”.

Schroders conta un’esperienza sul mercato italiano di oltre vent’anni. Fino a pochi mesi fa, la società era costituita da due divisioni: la storica e preponderante divisione dell’asset management e una piccola struttura di wealth management. “Abbiamo deciso di cedere la struttura private a Banca Patrimoni Sella nell’ambito di una partnership strategica, in quanto ci siamo resi conto che per poter fare private banking in un mercato così competitivo come l’Italia, erano necessarie economie di scala che sul lato del wealth management non avevamo”, spiega il manager. Al momento Schroders Italia è composta da 35 persone con diverse professionalità dedicate e con una forte attenzione alle esigenze della clientela. “Siamo suddivisi in diversi team. Siamo organizzati per cluster di clienti per evitare conflittualità all’interno della struttura aziendale. Gli obiettivi non sono individuali ma di team”.

Il sistema distributivo di Schroders non si appoggia a una rete captive ma utilizza diversi canali. Dal punto di vista della distribuzione, il business della società è particolarmente incentrato sul canale retail e private anche se “soprattutto nell’ultimo anno è aumentata la diversificazione. Siamo riusciti a penetrare maggiormente nel canale istituzionale soprattutto per quei segmenti in cui la ricerca di valore nella gestione è più elevata”, spiega Tenani. “Mi riferisco a casse pensioni, fondazione bancarie e anche da alcune compagnie assicurative che in questi ultimi anni hanno cercato di diversificare la gestione delle riserve matematiche”.

Anche per quanto riguarda la tipologia di prodotti di investimento di maggior successo, “abbiamo aumentato le vendite non solo dei comparti sul credito, dove storicamente abbiamo molte aree di eccellenze, ma anche per quanto riguarda le strategie sull’equity europeo, le strategie globali tematiche e quelle strategie sugli emergenti”, spiega il manager.

“Inoltre, per quest’anno, riteniamo che le soluzioni ESG saranno un driver fondamentale negli investimenti. La maggior parte della domanda della clientela istituzionale si basa sugli investimenti che rispettano questi criteri ed è per questo che l’ESG è parte integrante e fondamentale del DNA di Schroders, a tutti i livelli”, conclude Tenani.