L’analisi della head of Investment and Portfolio Solutions EMEA si sofferma sul mercato nipponico, a lungo sottovalutato dagli investitori internazionali ma questo potrebbe essere il momento di cambiare punto di vista ed esposizione.
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La fine di un’era e, di conseguenza, l’inizio di un’altra. Si tratta del cambiamento vissuto dalla politica monetaria giapponese e non solo Si consideri infatti che il Giappone sta vivendo una rinascita d'interesse, con l'aumento dell'inflazione, le riforme aziendali e i cambiamenti fiscali che iniziano a essere apprezzati sia dagli investitori domestici che internazionali (e dunque anche quelli italiani).
Insomma, in termini di investimento, il Giappone ha l’opportunità di avere un ruolo sempre maggiore nei portafogli. “Il Paese sta vivendo un grande cambiamento, soprattutto per la componente equity. La view positiva che abbiamo sul comparto giapponese è legata a due componenti principali: una tattica e un’altra strutturale”, dice Ursula Marchioni, head of Investment and Portfolio Solutions EMEA di BlackRock.
Si tratta di due dimensioni che si rafforzano a vicenda. Come si diceva prima, “la componente tattica è quella più evidente ed è iniziata a ottobre dello scorso anno con un forte apprezzamento dell’azionario giapponese. Sebbene il mercato abbia corso molto, rimaniamo sovrappesati sul Giappone a livello tattico in quanto vediamo ancora opportunità di apprezzamento”, prosegue l’esperta raggiunta da FundsPeople.
Ma il cuore di questa storia sta nella componente strategica. “Va considerato che sono cambiate economia e condizioni macroeconomiche e per questo c’è l’opportunità di rivedere l’asset allocation tanto tattica quanto strategica”, conferma.
Sulla parte strategica/strutturale, secondo l’esperta, è stato possibile riscontrare il cambiamento più evidente. Marchioni sottolinea tre componenti fondamentali. “La prima ha a che fare con la Japanese Corporate Governance Reform, se facciamo un passo indietro nel tempo vale la pena ricordare le tre frecce all’arco di Shinzo Abe: politica monetaria, quella fiscale e la corporate reform, le prime due già implementate mentre della terza ne stiamo valutando gli impatti concreti al momento, ad esempio il cambiamento nella governance del settore corporate del Paese”, spiega.
Il secondo punto è un tema più macroeconomico. “Siamo finalmente usciti da tre decadi di scenario deflazionistico, abbiamo visto 23 letture consecutive di CPI al di sopra del target della BoJ, non si tratta dunque di un momento transitorio, l’inflazione è tornata ed è qui per restare”, ci tiene a rimarcare Marchioni. Secondo l’esperta, ciò che sta accadendo in Giappone sta impattando anche, e soprattutto, il tessuto sociale, e quindi “l’atteggiamento del consumatore”, dice.
Infine, come si accennava prima, la fine di questi tre decenni sta portando un cambiamento anche nell’atteggiamento del consumatore domestico. “Fino a questo momento i bond e l’equity sono stati detenuti da grandi investitori istituzionali, l’investitore retail non aveva l’abitudine di acquistare né l’uno né l’altro, ma lo scenario è cambiato e quindi rimanere investiti soltanto in cash non è più così conveniente”, commenta.
Come accedere alle azioni giapponesi
Secondo Marchioni il primo passo per gli investitori è quello di rettificare l‘esposizione al benchmark. In media, BlackRock ha osservato come gli investitori europei abbiano una sottoesposizione al mercato azionario giapponese rispetto al peso che questo ha nell’MSCI All Country World di quasi 2 per cento. La chiusura di questo gap rappresenta il primo passo.
In un recente paper BlackRock delinea come gli investitori possano investire in Giappone attraverso esposizioni indicizzate e ricercando alfa, al fine di attribuire al Paese un peso maggiore nei portafogli attraverso:
- Broad beta: i fondi ponderati per il mercato a grande e media capitalizzazione, come l'iShares MSCI Japan UCITS ETF, offrono un accesso semplice all'azionario giapponese, fornendo vantaggi in termini di diversificazione e fungendo da perno del portafoglio per quegli investitori che desiderano investire in un mercato più ampio.
- Ricerca di alfa: lo stile d’investimento nell'azionario giapponese cambia frequentemente, un approccio che si presta a una gestione attiva in grado di sfruttare i frequenti cambi di leadership che si registrano sul mercato. I fondi che combinano approcci tematici bottom-up e top-down, come BGF Japan Flexible Equity Fund, possono essere ben posizionati per individuare i titoli migliori in base ai cambiamenti economici. Dato che il Giappone è un mercato altamente sensibile alle variabili macro, è fondamentale un approccio equilibrato e controllato dal punto di vista del rischio, alla ricerca di un alfa stabile.