Matthieu David (Candriam): “Noi specialisti SRI per un asset management più sostenibile”

-
Immagine Ceduta

È noto ormai, come gli investimenti socialmente responsabili pian piano si stiano ritagliando una importante fetta di mercato nell’industria del risparmio gestito. Una tipologia di investimenti, che appartiene ad una delle tre competenze di gestione di Candriam, e su cui la società è molto ben consolidata a livello europeo, vista la sua ventennale esperienza nella categoria. A spiegarlo a Funds People è Matthieu David, responsabile della branch italiana, il quale evidenzia come da un sondaggio sulla percezione della finanza sostenibile da parte dei consulenti finanziari, effettuato in collaborazione con Etica News e MoneyMate, emerge un buon interesse interesse verso il tema SRI e una buona predisposizione a fare di più in termini di asset allocation verso la finanza sostenibile. “Per noi attori dell’industria dell’asset management, questo è un incentivo ad intensificare le attività di informazione e comunicazione in materia di SRI, poiché tali strategie possono apportare diversi vantaggi, in primis il rendimento. Ciò porta quindi a smontare una falsa credenza, che sta comunque andando a diminuire, che associa la finanza SRI a bassi rendimenti. Tutt’altro. Abbiamo dimostrato che queste strategie sono performanti e che spesso lo sono più delle strategie tradizionali”, sostiene il manager.

David ci spiega poi, come la seconda competenza della società, che riguarda la ricerca di rendimento nei portafogli dei risparmiatori, parta da due presupposti. Il primo è quello che gli italiani sono da sempre amanti dell’asset class obbligazionaria; il secondo riguarda il contesto molto cambiato rispetto a quello degli anni passati, dato che si è concluso il rally trentennale del mercato obbligazionario. “È necessario consigliare buone soluzioni di investimento in un contesto radicalmente cambiato. Candriam propone, da un lato, strategie absolute return altamente diversificate e dinamiche. Abbiamo team altamente specializzati all’interno del Gruppo, attivi sui vari sotto-segmenti dello spettro obbligazionario e in grado di fornire un insieme di soluzioni efficienti e adatte al contesto di mercato, dinamiche e in grado di adattarsi al meglio”, afferma il manager, e continua, “la seconda tipologia di strategie si divide in due soluzioni, ovvero i mercati emergenti, verso i quali manteniamo un approccio relative value, sfruttando le inefficienze di prezzo tra diverse emissioni (in divisa locale o forte), e quindi creando valore. La seconda soluzione riguarda i titoli ad alto rendimento, i cosiddetti high yield, su Europa, Stati Uniti e mercato globale. Siamo ben consapevoli che questo sia un mercato che ha già dato molto, quindi abbiamo arricchito la gamma con un prodotto che investe sull’high yield ma con bassa duration, quindi fagocitando il rischio tasso, lasciando correre soltanto il rischio emittente, di credito”, afferma l’esperto.

Il terzo tema, più legato all’asset class azionaria, riguarda l’innovazione, tema sul quale, afferma il manager, c’è una storia molto interessante da sviluppare, perché innovazione vuol dire anche digitalizzazione, robotica, intelligenza artificiale. “Questi sono tutti temi riconducibili a quella che viene definita “Quarta Rivoluzione Industriale”. L’innovazione non è un fenomeno di breve termine, ma anzi impegnerà i prossimi anni, con la conseguenza diretta che se oggi questa rappresenta una parte di investimento abbastanza satellite, e quindi marginale, domani potrà avere uno spazio molto più importante all’interno dell’asset allocation. Candriam affronta questo tema attraverso un fondo azionario europeo che seleziona società innovative, non solo in termini di prodotto, ma anche di processi produttivi e di marketing, dove l’innovazione è trattata secondo un’accezione molto ampia. Inoltre, abbiamo lanciato da poco una strategia sulla robotica e una sulla digitalizzazione”, conclude David. Inoltre, il manager commenta la situazione italiana in ambito SRI, spiegando come, quello italiano, sia un mercato leggermente più in ritardo rispetto ad altri. Nonostante questo, è però evidente una consapevolezza maggiore da parte degli investitori riguardo a questo tema, motivo per cui, da Candriam, stanno quindi cercando di cogliere questo momentum per affermarsi come attore di riferimento, sfruttando la loro profonda e prolungata esperienza in ambito SRI.

Per la società, nel 2016, il mercato italiano è stato il primo in termini di crescita. Questa, a detta del manager, è stata possibile grazie anche alle strategie obbligazionarie, ma non solo. “Dobbiamo considerare anche il comparto alternativo, come le strategie long-short, in particolare sul credito. Abbiamo avuto un forte apprezzamento da parte di tutti i clienti istituzionali, ma anche di retail e fund buyer, che hanno ricercato le stesse strategie per cavalcare un anno caratterizzato da un inizio molto difficile sui mercati azionari, e quindi dalla ricerca di posizioni più difensive e più dinamiche rispetto a quello che il mercato poteva esprimere”, spiega David. E sull’anno in corso, “Nel 2017, le prospettive di crescita, in Europa, in America, ma anche nei mercati emergenti, sono piuttosto buone, e ciò è più rassicurante e depone a favore di un contesto migliore. Dal punto di vista dell’asset allocation strategica, stiamo quindi ritornando sull’azionario. Ci piacciono gli USA ma anche l’Europa. Abbiamo ancora bisogno di alcuni chiarimenti su quella che sarà la politica effettiva dell’amministrazione Trump. La flessibilità rimane la nostra parola d’ordine, perché permette di reagire e adattarsi ai contesti mutevoli dei mercati”, conclude.

Comunicazione, serietà, formazione

Matthieu David, inquadra la prima responsabilità che ha l’industria, nei confronti dei risparmiatori, ovvero responsabilità in termini di comunicazione, serietà e formazione rivolta agli investitori. Essendo Candriam un attore dell’industria, il manager osserva sempre con una certa “inquietudine” il dato perennemente depresso circa il livello di educazione finanziaria in Italia. “Il nostro impegno, in quanto player attivo sul campo, è quello di portare il nostro contributo per migliorare la cultura finanziaria in Italia. Ovviamente, all’inizio del prossimo anno entrerà in vigore la MIFID II. Non si conosce ancora bene l’impatto che questa potrà avere sul modello di distribuzione attualmente in vigore in Italia. Sembra che le società si siano già attrezzate per essere MiFID II compliant, avendo già precisato che la formula che prediligeranno sarà quella della consulenza non indipendente”, afferma David. Per il manager, si assisterà, molto probabilmente, ad una pressione al ribasso sui prezzi, il che potrà sicuramente condizionare il modo in cui le soluzioni di investimento verranno confezionate, auspicando che meno margini e quindi meno possibilità di investire in senso ampio, non siano sinonimi di meno qualità nel sistema. “Mi piacerebbe vedere che in ottica MiFID II le riflessioni dell’industria si orientassero di più sulla qualità del servizio al cliente, e non tanto sul prezzo. Dopo aver guardato il prezzo bisogna vedere il servizio che si apporta, e su questo tema credo che ci sia margine per fare qualcosa in più”, afferma il manager.

Tuttavia, nonostante il livello di educazione finanziaria che deve ancora crescere, l’esperto evidenzia una consapevolezza maggiore dei clienti italiani circa l’importanza di investire attraverso un processo di pianificazione finanziaria ben calibrato, dove la competizione, all’interno dell’industria, è sempre più viva, e ciò porterà ad un innalzamento del valore dell’offerta. “Credo che gli investitori abbiano anche bisogno di sentire storie che possano convincerli. Non si tratta semplicemente di una questione di prodotto, ma anche di servizio e quindi di fiducia”, conclude David.

I fondi Candriam con marchio Funds People 2017

Nella lista dei fondi con marchio Funds People 2017, troviamo ben 10 prodotti Candriam, uno che vanta il triplo rating ABC Funds People (Preferiti dagli Analisti-Blockbuster-Consistente), due con doppio rating BC (Blockbuster-Consistente), quattro con rating Consistente e tre con rating Blockbuster. Il fondo col triplo rating ABC e` il Candriam Bonds Credit Opportunities, un alternativo long-short debt con patirmonio totale pari a circa 2,04 miliardi di euro, e gestito dal team composto da Philippe Noyard, Patrick Zeenni e Nicolas Jullien. Il prodotto, registra un YTD pari all’1,11%, e investe in obbligazioni e altri titoli di credito emessi da società con rating superiore a CCC+/Caa1 (o equivalente), assegnato da un'agenzia di valutazione creditizia (ossia emittenti ritenuti di ad alto rischio), nonché in prodotti derivati di emittenti di analoga qualità. Sulla durata di investimento consigliata, il team di gestione mira ad ottenere una crescita del capitale investendo nei principali attivi trattati, e, nell'ambito dei limiti imposti dall'obiettivo e dalla politica di investimento, effettua scelte discrezionali, in funzione di analisi specifiche delle caratteristiche e delle prospettive di evoluzione degli attivi trattati. Il fondo può fare inoltre ricorso ai prodotti derivati, per fini tanto di investimento quanto di copertura.

FONDO CATEGORIA MORNINGSTAR YTD (IN EURO) MARCHIO FUNDS PEOPLE
Candriam Bds Crdt Opps EAA OE EUR High Yield Bd 1,11 ABC
Candriam Bds Em Mkts EAA OE Global Emerging Markets Bd 2,73 B
Candriam Bds Euro Convergence EAA OE Emerging Europe Bd 2,02 C
Candriam Bds Euro Corporate EAA OE EUR Corporate Bd 0,83 C
Candriam Bds Euro High Yld EAA OE EUR High Yield Bd 2,22 BC
Candriam Bds Euro Short Term EAA OE EUR Diversified Bd - Short Term 0,03 B
Candriam Bds Global Hi Yld EAA OE Global High Yield Bd - EUR Hdg 2,86 C
Candriam Bds Total Ret EAA OE EUR Flexible Bd 0,40 B
Candriam Long Short Credit Classique EAA OE Alt - Long/Short Debt 0,08 BC
Candriam Quant Equities MF Glb EAA OE Global Large-Cap Blend Equity 4,82 C

Fonte: Morningstar Direct.