Lucio De Gasperis e Flavio Tomasini del Gruppo Mediolanum spiegano la strategia di investimento per il loro fondo pensione
“L'obiettivo di soddisfare i bisogni previdenziali di popolazioni di riferimento ampie e con qualsiasi orizzonte temporale, comporta la necessità di offrire una pluralità di opzioni di investimento in termini di combinazioni rischio rendimento, orizzonti temporali e relativi rendimenti medi annui attesi”, ci dice Lucio De Gasperis, responsabile funzione Investimenti Mobiliari di Mediolanum Gestione Fondi SGR. A tal fine il gruppo offre Previgest Fund Mediolanum, che prevede tre comparti (azionario, obbligazionario e bilanciato), ovvero la possibilità di combinazioni degli stessi, in base alle scelte ed alle esigenze specifiche dell'aderente.
La filosofia di investimento del Gruppo Mediolanum per quanto riguarda i prodotti previdenziali, spiega De Gaperis, si basa sul “generale principio della diversificazione”:
- temporale: nel senso di coerenza tra allocazioni di portafoglio ed obiettivi di investimento;
- tra titoli: frazionamento del rischio tra una molteplicità di titoli.
- per potenziale di crescita: bilanciamento degli investimenti con diversificazione su mercati che offrono i migliori tassi di crescita.
- per tipologie di strumenti: favorisce, anche in presenza di fluttuazioni dei mercati, una migliore stabilità nella crescita del patrimonio.
Per Flavio Tomasini, responsabile gestione Deleghe e Servizi Istituzionali, “i fondi comuni risultano, grazie alla loro natura, particolarmente efficienti in termini di bassa volatilità, approfittando le diverse opportunità offerte dai mercati di riferimento."
“All’interno dei portafogli, l'utilizzo di OICR armonizzati del Gruppo Mediolanum, fornisce adeguate garanzie in termini di trasparenza circa le concrete possibilità di accesso diretto ed immediato alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore del singolo fondo target”, sottolinea Tomasini.
Lo stile di gestione attivo è basato sulla combinazione fra l’approccio top down, che partendo dall'analisi delle condizioni macroeconomiche e dalla loro influenza sull'andamento dei mercati e finisce le scelte gestionali di regional, currency e country allocation, e l’approccio bottom up che, sulla base delle condizioni microeconomiche delle singole aziende dalle loro prospettive di sviluppo, definisce la sector allocation e le scelte di stock picking .
L'approccio gestionale prevede, come punto di partenza, la definizione dello scenario macroeconomico di riferimento e delle aspettative sull'andamento delle più importanti variabili in grado di influenzare i mercati finanziari nelle principali aree geografiche.
Compatibilmente allo scenario, vengono poi effettuate con un approccio top down “le scelte di asset, duration, regional, currency e country allocation”.