Mercati ancora in affanno, qualche spunto per la “ripartenza”

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Jon Tyson (Unsplash)

Secondo Michele Morra, portfolio manager di Moneyfarm, per i prossimi anni negli Stati Uniti si stima una crescita reale debole ma comunque positiva, nonostante la Fed abbia reso ormai chiaro di essere disposta a sacrificare la crescita economica pur di combattere l’inflazione. “A seguito dei 12 rialzi avvenuti finora, i mercati prezzano in totale cinque ulteriori rialzi dei tassi da 25 punti base, di cui almeno quattro entro la fine dell’anno. Solo a metà dell’anno prossimo i numeri sul mercato del lavoro e sull’indice dei prezzi ci diranno se la Fed potrà allentare il percorso restrittivo”.

Indice Dow Jones a un anno

Fonte: Google Finance al 4 ottobre 2022.

Secondo Morra, per tutto il 2022 ci sarà un’elevata volatilità dei tassi, almeno finché le pressioni inflattive non rientreranno sotto controllo. Sul fronte del credito, invece, è preferibile spostarsi verso rating più elevati per limitare il rischio spread. “Per quanto riguarda le opportunità sui rendimenti dei bond, la parte lunga della curva potrebbe sovraperformare qualora le Banche Centrali fossero costrette a interrompere i cicli di rialzi”.

Con rendimenti a livelli che non si vedevano da decenni, gli investitori potrebbero essere tentati di riconsiderare il proprio posizionamento nel reddito fisso. “Tuttavia, ci preoccupano ancora le persistenti dinamiche inflazionistiche e l’orientamento restrittivo delle banche centrali, spiega il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. “Di conseguenza, non siamo ancora tentati dai maggiori rendimenti complessivi offerti dai segmenti più rischiosi del mercato obbligazionario corporate, ma continuiamo a preferire una duration corta ed emittenti con flussi di cassa di elevata qualità”.

La Cina

“Mentre la maggior parte delle economie è destinata a entrare in recessione, la Cina mostra un forte potenziale di ripresa controciclica”, spiega Nicholas Yeo, head of Asian Equities di abrdn. “Nonostante il potenziale di ripresa, le azioni cinesi sono scambiate a sconto rispetto ai loro valori storici e rispetto ad altri mercati globali, in particolare gli Stati Uniti. I titoli azionari cinesi hanno sottoperformato per qualche tempo, a seguito dell'iniziativa ‘Prosperità comune’ avviata nell'estate del 2021”.

Le dieci peggiori categorie Morningstar degli ultimi tre anni

Categoria MorningstarYTD%Rend. 3M %Rend. 1Y %Rend. 3Y %Rend. 5Y %
Azionari Europa Emergente-59,58-24,31-57,77-22,74-13,32
Azionari Russia-57,6725,96-51,76-15,64-4,71
Materie Prime Agricoltura-18,98-7,55-21,2-13,82-11,33
Obbligazionari Lungo Termine EUR-28,28-7,66-28,71-11,56-2,99
Obbligazionari High Yield Grande Cina-24,9-5,28-31,15-10,37-4,16
Obbligazionari Inflation Linked GBP-33,35-16,75-29,98-9,61-2,89
Obbligazionari Governativi GBP-26,96-14,25-24,1-9,14-3,49
Obbligazionari Giappone-12,72-2,05-14,34-9,11-2,7
Obbligazionari High Yield Asia-14,58-1,46-19,59-8,84-3,59
Immobiliare indiretto - Europa-34,81-13,6-30,77-8,68-3,01
Fonte: Dati Morningstar al 30 settembre 2022.