Mercati obbligazionari, le politiche delle banche centrali non mettono il freno alla volatilità

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Jose Aragones (Unsplash)

Chi pensava di utilizzare le obbligazioni come cuscinetto per proteggersi dalla volatilità si sbagliava di grosso. In alcuni casi, i bond hanno registrato degli andamenti peggiori rispetto a quelli azionari da inizio anno. Perché? La risposta sta nelle politiche delle Banche centrali. La decisione della BCE di un incremento dei tassi già a partire da luglio “ha fatto aumentare la turbolenza sui mercati obbligazionari governativi e ha indebolito l’Euro, facendo aumentare gli spread. L’istituto di Francoforte, complice la pressione da parte dei governi, ha dovuto annunciare un piano per garantire la stabilità dell’Eurozona, prima attraverso il reinvestimento dei rimborsi ottenuti dalle obbligazioni acquistate durante il piano anti-pandemia PEPP e poi addirittura annunciando la possibilità di mettere in campo nuovi strumenti straordinari”, spiega Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm.

Ishares EU Aggregate Bond Esg Ucits Etf

Fonte: Borsa Italiana.

Implicazioni per gli investitori obbligazionari  

“Date le attese che nella seconda metà del 2022 la BCE cominci a innalzare gradualmente i tassi, i portafogli obbligazionari dovrebbero mantenere preferibilmente una posizione di duration breve. Sebbene le valutazioni degli attivi di rischio possano sembrare apparentemente interessanti sulla base dei dati storici, la domanda permane bassa, il che significa che gli spread potrebbero dover salire ancora un po’ e che potrebbe essere opportuno attendere prima di prendere in considerazione eventuali acquisti di titoli Investment Grade o High Yield”, spiega il team di Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. “Al momento, la BCE e le Banche centrali in generale non possono eliminare la volatilità che abbiamo osservato nei mercati obbligazionari e faranno fatica a fornire indicazioni prospettiche convincenti. Di conseguenza, fino a quando non si capirà meglio quali siano le prospettive dell’inflazione e dell’attività economica in generale, preferiamo investire in titoli di stato della regione”.

Raphaël Gallardo, chief economist di Carmignac stigmatizza: “Siamo tra l’incudine e il martello. L’inflazione deve essere controllata per poter vedere una qualche forma di stabilità sui mercati azionari e obbligazionari. Tuttavia – conclude l’esperto –, il controllo dell’inflazione comporterà un inasprimento delle condizioni finanziarie, che a sua volta non è di buon auspicio per i mercati”.

Le migliori asset class obbligazionarie da inizio anno

Categoria MorningstarYTD%Rend. 1Y%Rend. 3Y%
Obbligazionari Islamici12,949,54,49
Monetari a Breve Termine USD8,2513,543,19
Monetari USD8,1213,273,11
Obbligazionari Globali ILS6,4511,995,96
Obbligazionari Diversificati Breve Termine USD4,859,672,82
Obbligazionari Corporate Breve Termine USD3,978,432,57
Obbligazionari RMB - Onshore2,9311,66,48
Obbligazionari IDR2,6812,466,21
Monetari CHF2,467,962,48
Obbligazionari Breve Termine CHF1,486,741,86
Obbligazionari Cina0,158,455,47
Monetari EUR-0,56-0,85-0,53
Monetari a Breve Termine EUR-0,56-0,89-0,65
Obbligazionari Inflation-Linked Globali - USD Hedged-0,678,324,25
Obbligazionari Flessibili USD-1,283,032,2
Fonte: Dati Morningstar al 28 giugno 2022. Rendimenti in euro.