New Millennium, da ieri su Borsa Italiana sono negoziabili 12 comparti

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È sbarcato ieri a Piazza Affari il primo fondo aperto. Ecco che New Millennium quota 12 comparti sul segmento ETF Plus di Borsa Italiana. La sicav costituita da Banca Finnat nel 1999, un patrimonio gestito di oltre 650 milioni di euro, ha avviato l’iter lo scorso 3 dicembre. Borsa Italiana, con l’avviso n. 2303, ha dato quindi avvio delle negoziazioni individuando nei comparti di New Millennium Sicav i primi fondi, e per ora gli unici, a venir ammessi al listino: la Sicav di Banca Finnat è dunque ad oggi la sola ad aver completato il complesso iter autorizzativo ed a debuttare nel nuovo segmento di Borsa. Alberto Alfiero, presidente del cda della New Millennium e vice direttore generale di Banca Finnat ha detto: “ci siamo molto impegnati per raggiungere questo traguardo. Saranno la nostra Sicav e anche Banca Finnat in qualità di intermediario Incaricato, a inaugurare questo nuovo segmento di Borsa. Riteniamo che la quotazione dei fondi aperti in Borsa rappresenti un’ulteriore possibilità, particolarmente innovativa, di distribuzione dei fondi stessi. Sarà un canale complementare rispetto a quelli del collocamento tradizionale”.

Pare che siano 18 le case che hanno avviato il dossier ma per molte sono subentrate difficoltà e ostacoli legati ai tanti adempimenti necessari per l’iter di sbarco. Prima occorre risolvere l’impasse scaturita da una richiesta di ulteriori chiarimenti da parte dell’autorità di vigilanza lussemburghese, la Commission de Surveillance du Secteur Financier (Cssf), che avrebbe bloccato alcune sicav. Nei prossimi giorni, però, dovrebbero arrivarne alcune. Continua il manager: “ci lavoriamo da un anno e mezzo. È stato un percorso abbastanza lineare anche se qualche cosa da sistemare c’è stata. Per esempio, nel nostro statuto non erano previsto azioni dematerializzate e abbiamo dovuto quindi riunire un’assemblea per procedere. Abbiamo da subito condiviso lo spirito dell’iniziativa che è quello in cui gli investitori finali decidono individualmente dove investire, senza essere costretti a pagare i peraltro giustificati oneri che un servizio di consulenza porta con sé”.

La Sicav è già presente tra le reti di pf. “Siamo una banca promotrice della Sicav che punta sul cercare di affermare i propri prodotti sia a beneficio di noi stessi sia a beneficio di gestori delegati di nicchia. Siamo un partner sinergico e affidabile”, precisa Alfiero. E conclude: “che da questa mossa possano nascere immediatamente grandi volumi non credo ma darà soddisfazione nel medio lungo periodo”. E aggiunge: “qualunque nuovo fondo dovessimo costituire in futuro sarà quotato a Piazza Affari”. La nuova classe L creata ad hoc per i 12 comparti della sicav che saranno negoziati in Borsa prevede un costo di gestione pari a quello della classe istituzionale più uno spread dello 0,15%. A conti fatti, ci sarà uno sconto fino al 50% rispetto alle fee previste per la classe retail tradizionale, più care perché appesantite dai costi di remunerazione dell’attività di collocamento. Ora si dovrà vedere quanti saranno gli intermediari pronti a gestire gli ordini dato che questa novità impone interventi informatici alle banche raccoglitrici di ordini. Non è, in altre parole, come comprare un titolo qualsiasi dove la banca che oggi decide di comprare Fiat riceve l’eseguito e il prezzo e può contabilizzare immediatamente. Per i fondi quotati c’è un sistema in virtù del quale si riceve subito l’eseguito ma il prezzo lo si sa 24 ore dopo. Le banche intermediarie, insomma, devono essere attrezzate e molte non lo sono ancora. È stato costoso lo sbarco in Borsa? Taglia corto il manager: “in termini di impiego di tempo si, il resto sono i classici adempimenti legali e le tariffe che la Borsa impone a chi si quota. Chi lo fa in tempi rapidi, come nel nostro caso, spende meno”.  

Da ieri anche Directa SIM offre ai propri clienti la possibilità di operare con i fondi comuni quotati. La società attiva nel settore del trading on line, dà la possibilità ai suoi clienti di negoziare i suoi strumenti.